Rimettevo a posto un po’ di cose questa sera e mi sono reso conto di una cosa buffa.
Ho due Moleskine, in uno conservo cartoline e biglietti d’auguri di persone che sono (o sono state) importanti per me. Ci sono un paio di biglietti di treni o di musei e simili, biglietti di auguri di amici e parenti, tutte (o quasi) le cartoline ricevute dalle superiori in avanti, qualche disegno ed in generale, bei ricordi.
L’altro Moleskine l’ho comprato circa tre anni fa, e l’ho chiamato “libro nero del rancore”. Ho deciso di comprarlo quando mi sono reso conto che se mi fossi ricordato tutto quello che le persone che conosco mi hanno fatto di male, probabilmente avrei evitato di riallacciare i rapporti con molte di esse, evitando nel contempo il rischio di farmi ferire di nuovo da esse in futuro. E visto che, a quanto pare, la mia memoria aveva iniziato a dimeticarsi qualcuno di quei brutti episodi in seguito ai quali avevo smesso di frequentare queste persone, ho deciso di comprare questo piccolo Moleskine per segnare nomi ed eventi, in ordine alfabetico, da consultare tutte le volte che mi fossi dimenticato del male subito.
Già la storia è buffa così, ma in realtà non è finita.
Dopo aver inserito l’ultima cartolina nel primo Moleskine, mi sono reso conto che il secondo è ancora vuoto.

Non sono poi così inflessibile come vorrei.