Versione in ricostruzione

Giorno uno

Primo giorno degli esami di maturità, prima prova.

Un’altra giornata di merda da aggiungere alla lista che ultimamente è molto lunga.

Sveglia di prima mattina, metto i vocabolari in borsa. Non c’entrano.

Fammi un po’ togliere questo quaderno ad anelli, tanto a che mi serve? Dentro ci sono i fogli di Inglese e Francese, mica ho la seconda prova oggi.

Salgo in macchina e arrivo a scuola. Ore otto, tutti fuori, tutti agitati. Io no.

Non ho dormito un cazzo, ma non perchè fossi agitato, ma perchè era un caldo mortale.

Calmo.

Vedo una mappa di percorso in bianco e nero nelle mani di una ragazza e penso “meh, almeno una immagine di sfondo la poteva mettere. Mica dico farla a mano con The Gimp come ho fatto io, ma per lo me…” … I miei pensieri si arrestano. La mappa è in una di quelle bustine trasparenti coi buchi. Dentro il quaderno ad anelli. A casa.

Porco cazzo!

Chiamo subito a casa e… Una mano vola verso la tasca: vuota.

Porco cazzo! Non ho portato il cellulare, tanto non si può tenere…

Me lo faccio prestare, chiamo.

Porco cazzo! Telefono staccato.

Chiamo mamma, le dico esattamente di prendere il quaderno ad anelli e di portarmelo su. ORA. L’attesa è infinitamente lunga.

La porta si apre, chiamano il classico.

Dai dai dai…

La porta di apre, chiamano il sociale.

Dai dai dai…

La porta si apre, chiamano noi.

Ma porco cazzo! Otto e un quarto.

Entriamo, e ci sediamo.

Formalità qua e là…

Otto e sedici…

Apertura delle buste, fotocopiatura delle tracce… Sono ancora calmo, ma perchè cazzo mamma non arriva? Dobbiamo consegnare le mappe oggi!

Ci consegnano i titoli dei temi. Dante. Ah beh, tanto non avrei mai fatto l’analisi del testo. Tipologia b… Socio-economico no, che cazzo ce scrivo? Storico-politico no, che cazzo me invento. Tecnico scientifico. Ah sì, lui è la mia salvezza, lui sì che… Che cazzo de traccia è?

Bene, ora sì che sono nella merda.

E intanto la mappa non arriva…

Perdo quasi 40 minuti a leggere i titoli, e non ne trovo uno che riesca anche minimamente a farmi sollevare un sopracciglio. Non so che cazzo scrivere da nessuna parte.

Beh, tentiamo quello tecnico-scientifico, alla fine uno vale l’altro.

Ho scritto un tema assolutamente mediocre, mai scritto niente di così brutto in tanti anni di onorata carriera ( 😕 ). E la prof che lo correggerà è pure esterna. Bene.

Sono le due, ho riletto il tema quattro volte, ed ogni volta mi sono venute le forze di stomanco per quanto non mi piace. Me ne vado.

Firmo, consegno, esco.

Dove cazzo sono le mie mappe? Vado in portineria. Nessuno ha visto arrivare mia madre, nessuno sa niente. Salgo in macchina, arrivo a casa dei miei nonni a cercare il quaderno ad anelli. Non c’è.

Porco cazzo. Ma chi se l’è magnato? Chiamo mamma.

“Ma come, io alle otto e sedici ero arrivata a scuola e ho consegnato tutto ai bidelli…”

Va beh ho capito, chiamo a scuola, ci sta un elenco in questo buco?

“Come no”

No.

Ce ne facciamo prestare uno dai vicini e mi metto a litigare telefonicamente coi bidelli, finchè non salta fuori il mio quaderno, salgo di nuovo in macchina e arrivo a scuola stabilendo il nuovo record mondiale di velocità raggiunta con una cinquecento.

Prendo quel maledetto quaderno, e torno giù, superando il record appena stabilito, e vado a casa di mamma a mangiare, sudato come un suino sudato.

Torno a casa dei nonni e sono le quattro. Le quattro. Suona il telefono: mamma.

“Te li hanno ridati i quaderni?”

“Quali quaderni?”

“I tre che ho portato su.”

“Ma porco cazzo, ma dirlo prima no?”

Così ho telefonato a scuola, ma ormai a quell’ora non c’era più nessuno.

Il quaderno di Tedesco su cui oggi avrei voluto ripassare è a scuola.

E se domani quella bidellaccia grassa non me lo trova entro dieci secondi da quando metto piede dentro la scuola, la ammazzo a cazzotti.

3 commenti

  1. Lo Zio

    Come inizio non è affatto male!!

  2. Daniela

    Ma il quaderno di tedesco ti è stato restituito? Vogliamo la continuazione delle tue avventura della prova di maturità…sono passati un sacco di anni da quando l’ho sostenuta ma le emozioni e le rogne sono molto simili alle tue…

  3. Luigi

    Il quaderno l’ho riavuto, ma non ho potuto neanche urlare qualcosa alla bidella, perchè c’era una prof a proteggerla… :>:(

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