Versione in ricostruzione

Uno scherzo conclusivo.

Chissà se a scuola qualcuno si sarebbe ricordato di me… Oppure sarei passato come uno dei tanti.
Bella domanda.
Così ho deciso di lasciare un souvenir… E ce l’ho fatta.

Piano:

Realizzare uno scherzo bastardo ma simpatico da installare di nascosto in quanti più computer del laboratorio di informatica possibile, approfittando del caos degli ultimi giorni di scuola, per farsi due risate con il responsabile, con cui si ha un certo rapporto di amicizia e di fiducia, prima di dargli una mano a rimettere le cose a posto.

Occorrente:

  1. Uno scherzo da installare
  2. Un operatore che installasse lo scherzo
  3. Uno o due beta-tester per lo scherzo
  4. Tanto senso dell’umorismo

Così in due settimane ho ideato ed attuato uno scherzo tanto subdolo quanto geniale.
La scuola utilizza dei computer con Windows XP home con tutta la suite di programmi Microsoft: Internet Explorer, Word, Excel, Powerpoint… Tutti al completo.
Qual’è il programma più utilizzato?
Internet Explorer. Ma accanirsi su Internet Explorer sarebbe stato vano, sono già riempiti di toolbars ed essendo tutti non aggiornati, è questione di tempo e si autodistruggeranno.
E poi Mario, l’onnipresente responsabile di ogni-aggeggio-che-differisce-da-un-foglio-ed-una-penna-all’interno-dell’istituto, ha raccolto l’invito del sottoscritto ed ha cominciato ad utilizzare Firefox ed ad installarlo nelle macchine.
Il secondo programma più utilizzato? Microsoft Word.
L’obiettivo era stato scelto, così mi sono messo a programmare i tre eseguibili che avrebbero gestito lo scherzo:

  • Il motore
  • Il check
  • L’installer

Il motore era in lavorazione da qualche mese, ma ho dovuto rivedere completamente il suo funzionamento per renderlo più efficente. Il suo scopo è quello di restare in attesa finchè l’utente non avvia una finestra di Microsoft Word, per poi subissarlo di errori assurdi che spaziano da
“La pressione delle dita sulla tastiera risulta incostante. Si consiglia di tagliare le unghie per una perfetta digitazione.” a “Ti preghiamo di cambiare quell’espressione assente che assumi mentre digiti, o di spegnere lo schermo. Non è un bello spettacolo doverti guardare.” oppure ancora a “Il correttore ortografico è inorridito”, o passare ad altri simpatici espedienti che infastidiscono la digitazione…
Il check ha richiesto un paio di serate di lavorazione, forse anche tre. La sua funzione è quella di controllare che lo scherzo sia attivo, e nel caso non lo fosse, attivarlo.
L’installer è il programma che incamera gli altri due e li installa automaticamente e silenziosamente una volta avviato.
Lo scherzo era pronto. L’installer è stato progettato per posizionare i file necessari allo scherzo pensando ai malware che sono usciti recentemente e che sono tanto rognosi da eliminare quanto perfetti nel riprodursi una volta tolti di mezzo.
Ovviamente in tutto questo è stato inserito una sorta di “password” segreta che se utilizzata in un certo modo avrebbe disattivato lo scherzo, che si sarebbe anche autorimosso, mostrando un altro messaggio che spiegava che si era solo trattato di uno scherzo.
Dopodichè sono passato alla fase di testing, inviando a qualche fidato contatto lo scherzo, per testarne l’effettivo funzionamento e la tenacia con cui si sarebbe dovuto opporre alla rimozione nel caso in cui non si utilizzasse il metodo segreto.
Ed infine, salvato tutto sulla mia fida chiavetta usb, sono andato all’attacco.
Avere accesso fisico ai computer è una bazzecola. I sistemi di sicurezza inventati dalla scuola prevedono che nessuno possa entrare nell’aula di informatica senza essere accompagnato da un professore.
Eh, certo, peccato che poi a ricreazione resti aperta, senza nessuno che la guardi, o che basta farsi accompagnare da un prof che non ci capisca molto o che non stia troppo a guardarti, che piazzare lo scherzo su tre o quattro computer è questione di pochi minuti.
Infilare la chiavetta, avviare l’installer, contare fino a cinque, rimuovere la chiavetta. Fatto.
I giorni successivi sono passato ogni tanto davanti al “luogo del delitto” per vedere se tutto funzionava a dovere.
Beh, funzionava, eccome se funzionava.
Alcune insegnanti erano nel caos, di fronte a computer che non rispondevano ai loro comandi, ma se ne uscivano con errori assurdi o modificando quanto da loro scritto.
Ho visto con i miei occhi una di loro fissare incredula lo schermo, mentre su questo campeggiava una finestra di dialogo con su scritto “La connessione con l’aspirapolvere è stata persa. Ripristinare la connessione per mantenere costante il livello di polvere dell’ambiente.” ed esclamare poi “ma robe da pazzi”.
Poi la scuola è finita.
Causa esami, sono tornato lì due o tre volte, ma non sono mai riuscito ad incontrare Mario per chiedergli se c’era qualcosa che non andava nel laboratorio e godermi la sua reazione.
Così ero convinto che ormai avrei aspettato il 20, ovvero domani, prima di dirgli come rimettere le cose a posto.
Invece, venerdì mi squilla il cellulare, ed era proprio Mario!
Oh, frego, di qui me escono messaggi d’errore strani… Tu ne sai niente?
Che tipo di messaggi di errore?
Dice che me devo taglià le unghie…
Ahahah, scherzo riuscito! Ho ammesso di essere stato io e ci siamo fatti sopra due risate. D’altronde era logico che fossi io. Non credo ci sia nessuno in quella scuola capace di fare qualcosa del genere. Mario non aveva avuto dubbi su chi avesse giocherellato coi computer rendendoli così… Strani!
Risolta così la questione.
Nah.
Il giorno dopo, squilla di nuovo il cellulare. Ancora Mario, che si era scordato come fare.
Gli spiego di nuovo il trucco, e lui mi intima di portargli lo scherzo così che potesse utilizzarlo anche lui… E bravo furbone! 😀
Salgo in macchina con la mia chiavetta usb, che scivola dalla tasca, cade e si spacca in tre pezzi: le due metà dell’involucro, e la scheda con su saldati i chip di memoria, assieme alla presa usb.
Bene.
Beh, tentiamo lo stesso.
Saluto bidelli e bidelle, rintraccio Mario, e gli chiedo se si è tagliato le unghie. Ma purtroppo scopriamo che la chiavetta ormai è defunta. Per lo meno è durata per finire il suo lavoro degnamente!
Tornando su incrocio la segretaria, che mi ferma in corridoio e mi fa
Che bravo ragazzo… Che bei voti…
Grazie…
…Però… Però sei un po’ birbone… Mi ha detto Mario che gli hai fatto uno scherzo!
Tutti sapevano dello scherzo fatto a Mario, ero riuscito nell’intento.
Domenica mi telefona Victor.
Sai, ieri ero a scuola in segreteria, quando ad un certo punto arriva Mario tutto trafelato e mi chiede il tuo numero di telefono… Così io ho chiesto: Cosa c’è? Ti ha fatto uno scherzo? E tutta la segreteria scoppia in grasse risate: lo sapevano tutti.
Magistrale, grandioso, perfetto.
Unico neo, non sono riuscito ad installarlo nel computer server, quello dove siede proprio Mario, mentre lo scopo iniziale era proprio quello di metterlo solo nel suo.
Sembra che il suo computer sia immune all’azione dell’installer. Devo indagare, e perfezionare il codice.

E prima che me lo chiediate: no, non intendo pubblicarlo. E’ uno scherzo simpatico ma decisamente tenace, ed è difficile rimuoverlo se non si conosce il trucco… Non vorrei che qualcuno lo installasse a tradimento per fare uno scherzo bastardo e non dica come rimuoverlo, costringendo magari ad una formattazione, oppure facendo insospettire qualcuno che lo invierebbe ai produttori di antivirus col risultato di farlo inserire nei loro database.
No, anche per fare gli scherzi ci vuole un po’ di comprendonio, e non posso fidarmi di tutti i lamerozzi che girano su internet. 😉

11 commenti

  1. Artiglio

    Idea geniale! Io ho ancora due anni di scuola, ho tutto il tempo per pensare a qualcosa di furbo per farmi ricordare… Stai diventando il mio idolo, lo sai? 😀

  2. Lo Zio

    Proprio ora che potevo farti da beta tester !!!!

  3. Carmine_XX

    😀 Mitico!
    L’anno prossimo lo devo fare anche io 😀
    Qualche domanda…:

    1) In che linguaggio lo hai realizzato? C/C ?
    2) Mhm dici che è molto “tenace”… mi incuriosisce… questo vuol dire che non lo hai solamente messo in “esecuzione automatica”…
    Non dirmi che hai usato un rootkit 😯

    😀 😀
    (anche se a me la sala computer è off-limits in tutte le ore che non siano di informatica -_- )

  4. Luigi

    A dire la verità non è un linguaggio di programmazione, ma è un linguaggio di scripting… Non so programmare un accidente. Ancora. 🙄
    E poi è tenace, ma non è un malware, sicuramente non è impossibile da rimuovere, anzi è facilmente perfezionabile, ma era comunque al di sopra delle capacità del tipo dell’aula di informatica. 😛
    Doppio eseguibile, tipo virus. Se uno si chiude, l’altro lo riapre, niente di più.

  5. TheFury88

    Hai trovato un modo fantastico per farti ricordare! 😀 . Sei fortunato che nella tua scuola hanno tutti un gran senso dell’umorismo 😀

  6. Mrdario

    Complimenti per l’idea.
    Se non pubblichi il codice di puoi dare alcuni indicazioni su come si programma una cosa del genere.

  7. Red Lion

    azz… delusione amara… e io ke volevi piantargli dentro qualke scherzetto ad un amico dopo che gli ridavo la chiavetta cn le cose ke mi aveva chiesto^^… pazienza… diciamo che la mia scuola è idetica porf… informatica scemi, ma almeno questo c’è arrivato, da me il prof s’inventa di tt piuttosto d’ammettere che nn sa cosa fare.. 😎

  8. Andrea

    mi puoi mandare copia dello scherzo con il trucco per disattivarlo??? la mia mail è [Rimossa da Luigi]
    rispndimi anche se non me lo mandi
    grazie
    andrea

  9. andrea

    me lo mandi per favore????

  10. Luigi

    Come ho già spiegato nell’articolo, il sorgente e lo scherzo sono e resteranno privati. Mi dispiace.

  11. Alessandro

    Fantastico! Io un giorno ho fatto una cosa simile: ero nel laboratorio di informatica e avevo appena finito di fare una verifica da 10. Mi metto tranquillo a programmare script del caz** mentre un mio compagno viene messo al computer vicino a me perchè faceva casino.
    Quest’ultimo inizia a rompere le palle (cancella ciò che scrivo, mi sposta la mano dal mouse, ecc…) allora io mi arrabbio così tanto che gli mando una forkbomb che gli blocca il computer
    :1
    start
    goto 1
    (e riavvia finchè sei in tempo :D)
    Franco, il gestore del laboratorio, viene di corsa dal mio compagno illudendosi di chiudere quelle miriadi di finestre una ad una ma è tutto inutile XD

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