E’ diventato faticoso addirittura scrivere sul blog. Cosa che significa liberarmi dai pensieri che mi ronzano in testa. Ed è difficile riuscire a farlo.

La verità è che sto cercando di sfuggire dalla realtà, ma è difficile quando ogni giorno ti svegli dentro un incubo.

Ormai è evidente che la situazione sia già avviata lungo una discesa molto ripida, e che i freni non funzionino. Resta solo da vedere tra quanto tempo finiremo contro un albero.

Sono stanco.

Stanco ed insofferente. I miei limiti di sopportazione sono incredibilmente bassi e faccio una fatica mortale a non trattare male chiunque. Lily appena tornata dalle vacanze di Pasqua ha pensato bene di metterli a dura prova, con una maestosa filippica sui classici temi che tirano avanti da mesi.

Mentre leggevo quello che scriveva, e prima di risponderle, afferravo con forza il tavolino, per trattenermi dal trattarla male. Ho dei nervi tesissimi e sono scazzato per mille e mille motivi, e lei si mette a rimproverarmi perchè me ne vado a Roma da Nily e non vado a trovare lei.

E poi COME lo dice.

Mi sono trattenuto, credo di potermi ritenere soddisfatto. Non voglio approfondire oltre l’argomento, non vorrei dover finire a litigare di nuovo per averlo scritto sul blog. Mi ero ripromesso di non parlare più di lei qua, ma devo sfogarmi, quindi per questa volta passa.

Intanto, alla pessima situazione che peggiora sempre più velocemente, si aggiunge la salute di mio nonno, che è peggiorata, e che non è di certo aiutata dagli eventi in atto.

Lo studio cerca di soffocarmi, io cerco invece di confinarlo nei suoi spazi, non che ci riesca granchè.

Guardo Nily che fa millemila cose, e trova pure il tempo di andare a lavorare. Ma dove la trova l’energia? Io non riesco neanche a fare quello che devo.

Mah.

Fronte donne? Nessun progresso. Non ho comprato merendine, devo ancora finire la cioccolata dell’uovo di Pasqua.

E pensare che il dolce mi va, ed anche parecchio. Davvero, ne mangerei in quantità industriale. Lo dimostra il fatto che ultimamente mangio solo dolci a scuola. Eppure la cioccolata dell’uovo non riesco a finirla.

Forse non è quel dolce di cui sento la mancanza.

Ma che ne so!

Dovevo vedermi con Lei oggi, ma le hanno tirato fuori dal cilindro un’interrogazione, ed ha dovuto rimandare. Ieri sera sarei dovuto uscire con Cloe e gli altri, ed andare al cinema.

Alla fine anche questo progetto è andato affangulo.

Ma che ne so!