Versione in ricostruzione

Compleanno da rifare.

A dicembre ricordavo il post “Ferragosto sbagliato”, mentre scrivevo “Natale a metà” e pensavo ad un “Anno da dimenticare”. Ora vi delizio con un compleanno tutto da rifare.

Decisamente da rifare.
Questa volta il mio compleanno non è caduto sotto Pasqua, anzi ha beccato un periodo decisamente sbagliato per capitare. O forse è il periodo che è arrivato troppo in anticipo. Fatto sta che così è. E la voglia di festeggiare non c’era.

Non c’era fino a quando Nily non mi ha proposto un compleanno in trasferta, nella capitale. E’ stata la sua proposta a stuzzicarmi, ed a farmi venire voglia di festeggiare qualcosa. Poi si è aggregato Victor, dicendomi che il suo regalo di compleanno sarebbe stata proprio una festa di compleanno. Così, accordatomi con Nily per spostare l’esperienza nell’Urbe a data da destinarsi, ma senza rimandare troppo, ho accettato la proposta di Victor.

Così ieri mattina alle 10:33 ero alla stazione, ad aspettare il treno di Nily, saltando con grande dispiacere il compito in classe di Inglese. Dopodichè siamo andati a casa mia, e tra una chiacchiera e l’altra abbiamo rivisto insieme le foto di Praga e preparato l’occorrente per la serata, tra una suonata di bonghi e l’installazione di Fring sul suo cellulare allo scopo di farci qualche chiamata aggratis. Lei non ha perso l’occasione per criticare la pochezza del mio armadio, imponendomi l’acquisto di una giacca quanto prima. E poi alle una, in macchina per andare a pranzo ed a fare compere in un centro commerciale, dove ci siamo scordati i piatti in plastica e siamo andati troppo cauti con l’acquisto di bicchieri, rassicurati da Victor che diceva di averne in quantità, ma che in realtà si ricordava male. Dopodichè a rimediare il grosso delle cibarie e via, attraverso un traffico incredibile a causa di una fiera nelle vicinanze, per raggiungere l’isolata casa di Victor, su per il monte, arrancando per ripide salite.

Una volta arrivati abbiamo affettato panini, torte al testo, torte di Pasqua, salami e capocolli, e preparato l’ambiente. Erano le sette quando ci siamo cacciati in camera e ci siamo cambiati, preparandoci per la serata. Dopodichè Victor è andato a prendere gli invitati, mentre io e Nily ci dedicavamo alla fotografia, sgranocchiando popcorn e patatine (bonee!).

Risate a volontà, musica (i Queen, ma anche la Casilina di Radio Globo!) e qualche ballo (tra cui YMCA!) e la serata è scivolata via piacevolmente. Così era anche per Nily, fino a quando, a 20 minuti dalla mezzanotte, Lele le ha giocato uno scherzo telefonico organizzato da mesi, e che l’ha colta davvero di sprovvista. Fino a quel momento Nily si era intrattenuta con gli altri (in particolare con Lei, con cui sembrava trovarsi molto bene), aveva scattato foto e mangiucchiato qualcosa qua e la. Poi ha ricevuto la telefonata di un numero sconosciuto, ed un certo “Valerio” da Salerno, con un pesante accento del sud, le chiedeva di fargli dei “massaggi particolari”, così come riportava una (presunta) scritta rinvenuta in un bagno di un autogrill nei pressi di Roma. Lei ha tirato in ballo un altrettanto presunto fidanzato poliziotto, con cui si sarebbe dovuta sposare tra un mese. E indovinate a chi ha passato la telefonata?

Esatto, a me. Così mi sono ritrovato a fare la doppia scenata, ovvero a litigare per finta col mio complice, per non far capire che si trattava di uno scherzo. Pesce d’aprile riuscito alla perfezione, ed anche lei alla fine si è fatta due risate. Intanto era arrivata anche Argentina che sono andato personalmente a caricare a spalla (letteralmente) in cima ad una ripida discesa, perchè lei coi tacchi stava scendendo alla velocità di una lumaca morta. Ed in una busta recava un vassoio di dolciumi.

Mentre gli altri continuavano un’evanescente conversazione, Victor mi affidava l’onere di andare a controllare le fiaccole in giardino, così ho colto l’occasione per afferrare Cloe e trascinarla fuori al gelo con me, per una breve conversazione dai risultati soddisfacenti.

Quando tutti se ne sono andati, io Victor, Argentina e Nily ci siamo occupati di rimettere in ordine, e poi ci siamo afflosciati sul letto. Un paio di crampi di Nily ci hanno fatto saltare giù dal letto dallo spavento, ma fortunatamente poi sono passati e ci siamo potuti riaddormentare. Nily e Victor sono gli unici due ad aver dormito nel vero senso della parola, lei perchè andando a dormire per prima ha occupato una piazza del letto matrimoniale dove avremmo dovuto dormire in 4, lui perchè vista la carenza di spazio se n’è andato a dormire in un altro letto. Così io ed Argentina ci siamo stretti in una singola piazza, ritrovandoci a dormire mummificati nella stessa posizione per tutta la notte.

L’indomani la sveglia del mio cellulare mi ha fatto tornare nel mondo dei vivi, mentre Nily si svegliava di soprassalto per il rumore della vibrazione del telefono sul comodino, e Argentina continuava a ronfare come se niente fosse.

Ci siamo ripreparati con la dovuta calma, e dopo un bel bombolone con la crema, mi sono rimesso alla guida con la fida Nily al fianco, per riportarla in stazione, e dopo una breve sosta in un parco dove ci siamo concessi due partite a briscola, siamo andati al binario ad aspettare il treno, concludendo che quando siamo insieme il tempo non basta mai.

E dopo un lungo e caldo abbraccio, che però come tutto il resto è durato troppo poco, è salita sul treno, per tornare al suo grigio tran-tran e lasciando me al mio, con la promessa di rivederci quanto prima.

Sì, decisamente questo è stato un compleanno da rifare. Voglio rifarlo. Presto!

Subito!

2 commenti

  1. Lo Zio

    E allora perchè non lo rifacciamo ?!!! d’altronde è avansato del cibo no? 😀

  2. nily

    Sono daccordo! Era avnzato anche il profiterol!!!!!
    Io però sto con la febbre, quindi ‘stavolta vieni tu 😀 a Roma a trovare me!!!!

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