Versione in ricostruzione

Brividi, Kanji e Common Law

Questa mattina a scuola stavo vagando per il web (facendo spendere alla tim un po’ di soldi, così sa che cosa significa regalare 200mb di traffico wap al mese gratis al sottoscritto per UN ANNO!), e mentre gli altri terminavano la lettura del testo assegnato dalla prof, io mi dedicavo alla lettura di quest’altro testo.

Non significa assolutamente niente il fatto che quello non appare nelle antologie o non è conosciuto ed apprezzato dalla critica, visto che avevo finito di svolgere il mio lavoro, potevo benissimo svagarmi un po’. E ho letto della splendida serata che Nily ha passato in compagnia del suo lui. E mi sono passati due brividi lungo tutta la schiena, dalle spalle screcchiolanti in giù, e poi ritorno. Davvero, non ha scritto niente di particolarmente ricercato o speciale, ma l’ha scritto con il cuore ed è riuscita perfettamente a far capire le sue emozioni.

Io poi certe cose non dovrei neanche leggerle, perchè mi fanno male! Come a lei fa male il fumo, a me fanno male queste cose dolci, quando se mi guardo intorno, l’unica figura femminile che vedo è quella calda e sensuale, nonchè pelosa della mia gatta. Però non c’è niente da fare, è così bello.

E io lo sapevo che sarebbe andata a finire così, anche se ovviamente non potevo dirglielo. Lei era convinta di quello che faceva, e io non conoscendo giustamente la storia nella sua interezza non ho dato nessun parere, né positivo, né negativo, ma ero sicuro che lui sarebbe tornato da lei, e che lei l’avrebbe accolto.
Prego le persone romantiche di astenersi dalla lettura del seguente paragrafo, frutto di pure riflessioni metafisiche (sconnesse e non serie), che paragonando la psicologia femminile al sistema giuridico Inglese è capace di demolire qualunque residuo di romanticismo e di lasciare depressi. La seguente riflessione non ha niente a che fare con Nily e con il suo ragazzo, è un’idea che ho avuto un anno o due fa, e che mi è tornata in mente in questi giorni, e che ora ho pensato di scrivere da qualche parte.

State ancora leggendo, poi non dite che non eravate stati avvertiti, siete ancora in tempo per saltare il paragrafo e passare a quello successivo, evitando questa inutile digressione.
La psicologia femminile è davvero al di là delle capacità di noi comuni mortali, ma qualche tratto comune è rintracciabile più o meno in tutte le ragazze. Ovvero quello che mi diverto a chiamare la loro “Common Law”.
A grandi linee la “Common Law” (che WikiPedia definisce come “un modello di ordinamento giuridico di matrice anglosassone, fondato su leggi non scritte e sviluppatosi attraverso i precedenti delle decisioni giurisprudenziali“) è simile al modo di pensare delle ragaazze.
Anche la psicologia femminile si fonda su norme non scritte, ma in massima parte rispettate, e quindi valide nella larga parte dei casi. E nella “Common Law” inglese, i precedenti hanno una grande importanza, per quello che riguarda le sentenze giudiziarie, così come ce l’hanno nella psicologia femminile. Che cosa intendo come precedente? Un “precedente” può essere considerato un ex-ragazzo. Una volta che una ragazza ed un ragazzo sono stati sentimentalmente legati da un’amore, si è creato un precedente. Precedente che garantirà all’ex-ragazzo una certa probabilità di ritornare allo stadio di ragazzo, in un possibile futuro. Ovviamente non è sempre così, il tutto dipende da decine di migliaia di altri fattori come il tipo di rapporto, la durata, la causa della rottura, il modo in cui il rapporto si è interrotto, l’umidità atmosferica l’oroscopo ed altri fattori non ancora accertati.

Fine della digressione.

Non sentitevi demoralizzati, era una riflessione per niente seria al solo scopo di riderci su, ancora una volta senza giudizi personali, visto che neanche io credo davvero in questa improbabile metafora. A volte però mi piace tirarla fuori dalle tasche (cos’è, non avete mai visto qualcuno portare metafore in tasca?) per farci due risate. Ridete con me e non pensateci troppo, ho solo bisogno di ridere un po’.
Sono davvero felice per lei, ma spero solo che questo splendido nuovo slancio d’amore non faccia intervenire di nuovo le forze soprastanti alle umane volontà, impedendoci di incontrarci di nuovo.

Intanto, la gentilissima Cori, contattata ieri sera tramite il suo sito internet, mi ha aiutato a trovare la traduzione Inglese di “Over the Distance” di Yaida Hitomi.

Ci tenevo a ringraziarla, anche se non leggerà mai queste pagine, e se anche dovesse farlo non le capirebbe (ma poi, una ragazza che vive nelle Hawaii, che bisogno ha di venire a leggere il mio blog?! 😀 ).

Mi piaceva come canzone pur non capendo una virgola di quello che diceva, ed ora che invece ho il testo sotto, confermo che mi piace. Anzi, quasi quasi mi metto a cantare, visto che ho pure la trascrizione della pronuncia giapponese. Tanto qua c’è solo la gatta, e sono sicuro che con un grattino sotto al mento mi assicurerò il suo silenzio riguardo allo spettacolo indecente a cui sta per assistere.

4 commenti

  1. nily

    ahahahah!
    dovresti scrivere per un giornale, oppure un bel libro ironico sulla psicologia femminile!
    Tanto per onorar le cronache e per farti perder ogni certezza, io e Ste non stiamo affatto insieme.
    Lo so, lo so…ci siamo baciati, embhè??
    Non posso mettermi di nuovo con una persona che non cambia affatto espressione mimica quando gli dico: “guarda, non penso di voler continuare a stare con te!”
    Insomma. Sarà poco romantico ma mi piace esteticamente, mi piace sotto altri punti di vista, quindi continuerò a sfuttare queste sue doti finchè un cordiale odontotecnico (quello il prossimo obbiettivo) non deciderà di sposarmi lasciandomi dilapidare tutto il suo milionario stipendio annuale.
    Eheh, come vedi dovrai rassegnarti a canticchiare di fronte alla tua gattona, e io al mio gatto, prima che il mondo si decida a tornare romantico e vittoriano.
    Un bacione grande e…grazie per avermi citato come lettura durante l’orario scolastico, sono onorata!

  2. Luigi

    Ehi, ma quali certezze? Se c’è una cosa sicura riguardo la psicologia femminile è questa: la certezza non esiste.
    Potrei scrivere un libro ed intitolarlo “Le leggi di Luigi”, non sarebbe male, vero?
    Anzi, visto che sono le undici e quarantotto, e che non ho di meglio da fare… Lo farò!

  3. Nikola

    Non ho capito un cazzo

  4. Luigi

    Ti è andata bene che non ti ci devo interrogare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo è uno dei pochi siti web rimasti al mondo che non richiede di lasciare dati personali, quindi per favore, non inserire dati personali nei commenti.
L'email non è obbligatoria. Usa uno pseudonimo al posto del nome. Oppure usa un nome, ma non il tuo. Non scrivere la tua città, il tuo numero di telefono, il nome del tuo cane, il tuo numero di carta di credito. Se proprio non riesci a farne a meno, sappi che potrei censurare il tuo commento se contiene informazioni personali.
I tuoi dati verranno trattati secondo quanto descritto nella policy privacy del sito.

© 2024 Luigi

Tema di Anders NorenSu ↑