Quest’anno scolastico è cominciato nel migliore dei modi in cui poteva cominciare: alle sei e un quarto, quando il mio cellulare mi ha svegliato strillandomi in un orecchio una canzone presa a vanvera dagli mp3 salvati nella memory card.
Il bello di abitare appena fuori città è che il tuo autobus passa inconcepibilmente presto e torna inammissibilmente tardi all’ora di pranzo.
E mentre stavo al freddo (si, alle sette in punto fa freddo, e allora?) ad aspettare l’autobus, sperando che fosse proprio QUELLO ogni volta che vedevo dei fari riflettersi sul cancello di fronte alla semicurva che mi copriva la visuale, stavo strecciando gli auricolari del mio Nokia 6260.
Appena salito sull’autobus, ho collegato gli auricolari e ho avviato Real Player per ascoltarmi qualcosa (possibilmente, non quel qualcosa che mi aveva svegliato così presto), e mentre la musica entrava nel vivo, l’auricolare ha perso il contatto col cellulare (pur essendo inserito) e quindi si è automaticamente attivato l’altoparlante esterno del cellulare.
Al massimo.
Alle sette.
Manco a dirlo, in un attimo tutti gli occhi presenti sull’autobus (inclusi quelli del conducente) erano puntati su di me.
Bene, iniziamo subito la giornata con una bella figura di merda!
Mano mano che il tempo passava e che l’autobus si riempiva mi sono reso conto che c’era MOLTA più gente degli anni passati, ma non ho dato molto peso a questo fondamentale dettaglio…
Una volta a scuola ho conosciuto la mia nuova prof di Italiano/Latino/Storia, e ho la netta sensazione che ci farà il culo a strisce.
Perfetto!
Mettiamoci anche che io, povero piccolo bimbo alto circa due metri, mi sono dovuto piazzare in prima fila (ultimo posto disponibile, quando il mio autobus raggiunge la scuola) sotto la finestra.
Questo significa tre cose:
Tralasciamo la mia chiacchierata con Lei, che dimostrandosi ancora una volta un genio dell’informatica non si è accorta che io l’avessi chiamata, perchè sul suo cellulare non ha impostato il disegnino “casetta” sul mio numero di casa.
Traslasciamo il fatto che per tutto Settembre avremo un “orario ridotto” (5 ore da 60 minuti anzichè 6 ore da 50) e usciremo quindi ben UN QUARTO D’ORA prima, cosa che si concretizza nel dover aspettare l’autobus per ben QUARANTA MINUTI sotto il sole.
Quando, finalmente, l’autobus è arrivato, ho sperato con tutto me stesso che non fosse il mio: c’era talmente tanta gente, che l’autista aveva un tizio che gli copriva il 40% della visuale.
Bene, consideriamo ora che sono salite almeno altre 15/20 persone, tra cui il sottoscritto.
Tralasciamo come ero ridotto quando sono tornato a casa, non pensiamo a quello che ho dovuto studiare per le due ore di italiano di domani e neanche a quel rompiballe di un elettricista che è venuto a scassare non appena sono tornato dalla palestra e mi sono messo a studiare.
Prendiamo in considerazione il fatto che il verme ieri abbia fatto uno squillo a Lei, e che Lei lo sia venuta a dire a me via sms (ricarica fatta nel pomeriggio, a rigor di logica).
Io le ho risposto dicendo che speravo vivamente l’avesse ignorato, ovviamente Lei ha vanificato ogni mia speranza e quando le ho rifilato la frase del film “Manuale d’amore” che all’incirca dice che “le donne in amore sono sempre pronte a fare un passo indietro anzichè uno in avanti”, la sua risposta è stata che non le tornava una versione di greco.
Tralascio ogni ulteriore commento…
Ma è patetico tutto questo e poi nessuno ti ha mai detto che non bisogna mai provarci con le compagne di classe? Comunque sia hai passato proprio una bella giornata di merda XD
Non è una mia compagna di classe bombo :umpf:
QUOTE B[o]MBeR:
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e poi nessuno ti ha mai detto che non bisogna mai provarci con le compagne di classe?
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io ne so qualcosa eh? :fischietto:
Bella giornata veramente comunque!
bhe se questo è il primo giorno figuriamoci gli altri 😛 …
ah beh, io ho il primo carico di compiti per lunedì, ho già fatto un interrogazione di francese (eh si) e un test di chimica che penso sia andato molto bene 😀
cmq mi sento uno schifo a pensare che questo è solo l’inizio