Versione in ricostruzione

Critica a Prince of Persia

Prima di andare al sodo, un doveroso avviso:

ATTENZIONE!

Questo articolo tratta la trama del videogioco Prince Of Persia (Ubisoft, 2008), verranno trattati punti chiave e rivelato il finale. Se intendete giocare a questo gioco, non proseguite la lettura o vi rovinerete la sorpresa.

Bene, ora andiamo pure al sodo.

Questo gioco mi ha intrigato da quando l’ho visto, quasi un anno fa, a casa di un mio amico. Sono sempre stato fan di Prince of Persia, sin dai tempi del mitologico gioco per Apple II e poi MS-DOS (e praticamente ogni altra piattaforma) della Broderbund Software. Ci sono affezionato per molti motivi: era tra i primi videogiochi che entravano in casa mia, era incredibilmente animato bene, avvincente e difficile, tanto che non sono mai riuscito a completarlo (e ancora oggi, ogni tanto provo a fare qualche partita).

Così quando darkmawi, poco tempo fa, mi ha informato del fatto che l’ultimo Prince of Persia fosse uscito in edicola al prezzo favoloso di 9.90€, ho deciso di acquistarlo.

Il gioco è davvero bello, i ragazzi di Ubisoft hanno fatto un gran bel lavoro ed il gioco, che sfoggia una grafica cartoonesca piacevole e ricca di dettagli, è davvero avvincente nonostante qualche piccola imprecisione del sistema di controllo.

Una voce narrante ci introduce alla presenza del nostro eroe, che attraversa a piedi una tempesta di sabbia in cerca della sua asina Farah che è scappata portando con se una cospicua quantità d’oro. Mettendo un piede in fallo, l’eroe (che chiameremo principe per fare onore al titolo del gioco, nonostante sia un tombarolo) scivola in un crepaccio, e una volta sul fondo si imbatte in una bella ragazza mora inseguita da delle guardie. Seguendo Elika (questo è il nome della ragazza) lungo il fondo accidentato del burrone, il principe apprende che è dotata di poteri magici e che si sta dirigendo verso un tempio dove sta per accadere qualcosa di irreparabile. Il re degli Auhra, nonchè padre di Elika vuole distruggere il sigillo che tiene imprigionato Ahriman, il Dio dell’oscurità. E, senza troppi complimenti, ci riesce pure, riducendo il paesaggio idilliaco nei dintorni ad una fredda ed arida valle oscura. Fortunatamente il tempio all’interno del quale si trova il sigillo sembra in grado di contenere Ahriman ancora per un po’, ma i suoi soldati ed alcuni suoi fedeli (i corrotti) sono riusciti a fuggire, e si trovano ora in giro per il regno in rovina.

Per poter assicurare che il terribile Ahriman resti chiuso nel tempio, occorre trovare e risanare i venti suoli fertili sparsi nel dominio degli Auhra così che possano di nuovo fornire al tempio l’energia di cui ha bisogno. Inoltre, il principe ed Elika dovranno sconfiggere i quattro corrotti che tenteranno di ostacolare la loro impresa. Dopo aver purificato un’area, vengono portati alla luce quarantacinque semi di luce in grado, se raccolti in quantità sufficiente, di risvegliare alcuni poteri nascosti di Elika, che permetteranno al nostro eroe di raggiungere altri suoli fertili altrimenti inaccessibili.

Proseguendo nell’avventura, durante i molti dialoghi che aiutano a spezzare l’azione, apprenderemo di più sulla storia del malvagio Ahriman, rinchiuso nel tempio da suo fratello Ormazd, divinità venerata dagli Auhra; sulla storia delle varie aree attraversate e così via. Inoltre, i frequenti battibecchi tra i protagonisti andranno attenuandosi, mentre tra i due si instaura un dialogo che porta a scoprire il lato meno spavaldo e più dolce del principe, e quello più sognatore di Elika. Alcuni flashback (sotto forma di visioni) poi, chiariranno il perchè dello sconsiderato gesto del padre di Elika: la principessa infatti, cadendo da una sporgenza (di cui il gioco è disseminato, portando il principe a chiedersi se quel popolo ignorasse l’esistenza delle scale), perse la vita e suo padre, pur di riavere sua figlia strinse un accordo con il malvagio Ahriman. Elika tornò in vita, e suo padre fu costretto a liberare Ahriman per mantenere fede alla sua parola. Nel frattempo il gioco prosegue, e tra i due protagonisti cresce il feeling, facendo intuire che ci sia del tenero e che con grande probabilità, una volta sconfitto il Dio, possano vivere felici insieme.

Finalmente tutti i suoli fertili vengono risanati, i corrotti sconfitti, e siamo pronti per andare a rimettere il Dio in gabbia. La battaglia finale è contro il padre di Elika, che ormai divorato dalla corruzione, si è trasformato in un mostro che ha ben poco di umano. Una volta sconfitto, questo lascerà il posto direttamente ad Ahriman, che tenterà di uccidere principe e principessa mentre questi corrono in giro per il tempio a risanare gli ultimi suoli fertili rimasti. Quando anche l’ultimo viene risanato con il rito magico, Elika dona i semi di luce raccolti all’albero che funge da sigillo e per Ahriman non c’è più scampo.

Ma quando l’ultimo seme di luce abbandona il corpo di Elika, questa muore.

Il principe, disperato, la solleva da terra e portandola in braccio, si avvia verso l’uscita del tempio. Titoli di coda.

Ora, se un finale come questo potrebbe già far storcere il naso, immaginatevi cosa accadrà dopo! Perchè infatti, il fatto che mentre con le vostre belle freccine stavate spostando il principe verso l’uscita del tempio, il gioco si sia bloccato ed abbiano iniziato a scorrere i titoli di coda, non significa che il gioco sia finito li.

Tralasciando la scelta infelice di obbligare il giocatore a sorbirsi i riconoscimenti, cosa che peraltro faccio solitamente di mia spontanea volontà, quelli di Ubisoft potevano per lo meno evitare di buttare nella mischia i nomi di tutti i responsabili di tutte le divisioni software dell’azienda. Oppure forse l’hanno fatto perchè sapevano che in quel momento il giocatore, fortemente in attesa di vedere finalmente il suo agognato lieto fine, avrebbe maledetto ogni singolo nome che passava sullo schermo, compresa la progenie di tutte quelle persone per almeno tre o quattro generazioni, e dunque volevano fare in modo che un colpo o due prendesse a tutti quanti, nessuno escluso.

Quando finalmente, quell’interminabile sequela di nomi termina, e si può riprendere il lento cammino verso l’uscita (lento, perchè il principe salta come un grillo, ma quando deve portare una ragazza che peserà si e no trenta chili, sembra che stia trascinando un pianoforte a coda con tanto di pianista obeso) ormai non si può contenere il desiderio di scoprire quale sarà il colpo di scena che riporterà in vita la ragazza.

Usciti dal tempio, il principe adagia il corpo di Elika su un altare, e delle luci illuminano quattro aree vicine al tempio, dove ora sorgono degli alberi che prima non c’erano. Sarà forse un modo per richiamare Ormazd, il Dio buono? C’è un solo modo per scoprirlo.

Una volta raggiunto il primo albero cominciano a sorgere dubbi visto che con un colpo secco di spada questo viene tagliato ed immediatamente il suolo circostante inaridisce nuovamente.

Non sta succedendo quello che penso stia succedendo, vero?

Così per gli altri alberi, un colpo dietro l’altro, e il suolo intorno al tempio è completamente secco, e la porta del tempio si spalanca di nuovo.

Ok, forse ora entrando nel tempio, apparirà Ormazd a salvare la situazione.

No.

Si arriva di nuovo al centro del tempio, dove questo meraviglioso albero luminoso che rappresenta ciò per cui Elika ha dato la vita campeggia, contornato da farfalle a rassicurare che il malvagio Ahriman per lo meno è in gabbia.

Un altro colpo preciso di spada, e l’albero va in frantumi, restituendo al principe i semi di luce con cui era stato ripristinato pochi interminabili minuti prima.

Il principe avanza di nuovo verso l’uscita, e grazie ai semi di luce, riporta Elika in vita. E la principessa, ripresi immediatamente i sensi, gli chiede (giustamente): “Perchè?”.

Il principe con in braccio la principessa, si allontana dal tempio, mentre il terribile Ahriman ormai libero, esce urlando e li investe in pieno, portando l’oscurità sullo schermo.

Fine.

Ok? Ci siete? Riassumiamo.

Vi sbattete per risanare venti stramaledetti suoli fertili sparpagliati in giro per venti vaste aree piene di salti che richiedono coordinazione perfetta, rimbalzi sulle pareti, piroette su pali e scalate; sconfiggete una mezza infinità di tenaci soldati fedeli ad Ahriman; tornate indietro per recuperare abbastanza semi di luce per poter raggiungere altre zone; sconfiggete innumerevoli volte i quattro corrotti mentre la vostra compagna di viaggio vi riempie la testa di quanto sia terribile e pericoloso Ahriman e di quanto sia importante il sigillo e di tutte le belle cose che farete insieme appena tutto sarà finito; e quando finalmente dopo aver sconfitto questo Dio malvagio riuscite a imprigionarlo, cosa fate?

Lo liberate di nuovo?

MA CHE CAZZO!

Mi sento davvero preso per il culo! Davvero non gli è venuto in mente niente di meglio che uno squallido finale con la morte e la distruzione di tutto il mondo conosciuto? Fa davvero sentire inutile tutta l’avventura giocata, e non rende affatto giustizia al resto del gioco. Ma cosa avevano nella testa?

Forse, il finale è così terribile perchè non ho raccolto tutti i MILLEUNO semi di luce? Già, non c’è altra spiegazione, deve essere così.

E INVECE NO! Cosa ottenete se tornate di nuovo indietro a spulciare ogni anfratto per prendere tutti quei maledetti semi di luce? Due stracazzo di nuovi costumi per i personaggi.

CHE CAZZO CI FACCIO CON I COSTUMI SE TANTO VA  FINIRE CHE LIBERIAMO IL DIO DELLE TENEBRE? MI VESTO ELEGANTE PER L’APOCALISSE?

Gente, avete fatto davvero un bel gioco, ma il finale mi ha fatto così schifo che spero abbiate deciso di farlo così brutto solo per poter creare un seguito e spillare altri soldi ai giocatori delusi. Perchè se così non fosse, sarebbe ancora più deprimente.

Buonanotte.

3 commenti

  1. Artiglio

    Che finale fantastico 😀
    Sicuramente è per un seguito, ma sai, parlavo con lo Zio Giacomo di una cosa simile, forse nell’Occidente moderno riesce difficile accettare un finale nel quale l’Eroe lascia morire la ragazza e non se la prende.
    Nel seguito non solo salverai il mondo, ma ti beccherai anche la Principessa che incarna lo spirito di un pianoforte+pianistaobeso.
    Oppure avrai un altro finale di merda, chissà.

  2. Nadergast

    Cercavo proprio qualcuno che si fosse preso lo sbattone di prendere tutti i 1001 semi di luce per vedere se c’era un finale alternativo…
    Meno male che un volenteroso l’ho trovato, altrimenti avrei probabilmente spaccato la play se, dopo tanta fatica, non fosse cambiato un accidente.

  3. SenzaValori

    Beh che dire, il gioco l’ho adorato, uno dei migliori Prince Of Persia secondo il mio parere, a parte qualche compenetrazione di troppo nei modelli poligonali, qualche errore nelle meccaniche di gioco e i combattimenti troppo uguali fra di loro anche se si salvano solo grazie alla varietà delle combo eseguibili, sta di fatto che io detesto i finali incompleti e qui proprio si tocca l’apice. Giocando al DLC “epilogue” mi sarei aspettato il vero finale e invece……. è ANCORA PEGGIO DI PRIMA, io voto per una petizione da inviare alla ubisoft, chiedendo di fare questo sequel il più velocemente possibile (ALMENO DARE SEGNI DI VITA) lasciare un gioco così bello in questo stato mi sembra di una crudeltà che i fan non meritano xD

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