Versione in ricostruzione

Tempesta

Detesto avere sensazioni. Perchè il più delle volte ci azzecco, e quando non ci azzecco è perchè erano sensazioni positive.

Giornata piatta.

Sì, l’università, gente nuova, cose nuove, cose che mi piacciono… Bah, suona tutto così scialbo, non c’è niente che mi abbia particolarmente colpito. Sì sono stanco, e non ho ancora cominciato. Forse sono stanco di tutto. Sarà che dover combattere ogni giorno con le fissazioni insensate di mia nonna, e di dover far la spola tra due case anonime nelle quali non mi sento a mio agio.

Ho speso centinaia di euro quest’estate, acquistando oggettivamente delle cazzate. I miei sono riusciti a tirare avanti per anni,  spendendo soldi mentre le cose non andavano, ma con me non funziona. Forse non è una così grande idea.

Oggi pomeriggio è fiorita un’altra bella discussione con Lily, ma non mi è salito l’impulso di mollarle un sonoro ceffone. Non so bene se sia un passo in avanti oppure un passo indietro.  Ma non è lei la tempesta. Anzi, continuando a svuotare la bile accumulata in tanti anni, mi è anche uscita una delle più belle boiate pseudopoetiche che abbia mai partorito.

Riflettendo sul fatto che nessuno mi considera mai come uno nel mucchio, ma che per qualche stracazzo di motivo devo sempre emergere dalla massa e distinguermi (pure se non faccio niente per essere la nota sopra le righe della situazione, in un modo o nell’altro mi ritrovo sempre separato dal mazzo.

E così, ho partorito questa frase:

… mi sento come un asso di picche nelle mani di un mago rompicoglioni.

E così dev’essere. C’è un mago rompicoglioni che non se la smette di tirarmi fuori dal mazzo nonostante io mi ci tuffi dentro e mi mescoli tra le altre carte per nascondermi tra gli altri e sentirmi una volta tanto “normale”. Niente da fare, lui da bravo mano rompicoglioni, mi trova subito, spaccando il mazzo con un gesto secco, e l’unica carta che si sposta dall’allineamento, sono sempre io.

Mentre facevo questi ragionamenti tra il filosofico ed il patetico, è rientrata mia madre, triste e incazzata. Se n’è andata in palestra ed è tornata, e poi si è gettata sotto la doccia, scoppiando a piangere. Pianti per motivi che non so, ma che credo di poter immaginare.

Non l’ho consolata, non le ho detto una parola, ho fatto esattamente finta che non esistesse. Non so perchè l’ho fatto, credo semplicemente di essermi rotto le palle di consolare la gente. O forse alla fine è una semplice reazione fisiologica. Le ho anche risposto male, e la cosa non mi dispiace.

Vuoi vedere che è la volta buona che divento stronzo davvero? Sarebbe una benedizione.

Notte gente.

3 commenti

  1. ale di caffebollenteintazzagrossa.it

    Forza e non mollare!!
    Mollare è troppo facile.. 😡

  2. Cloe

    sei troppo speciale per non riuscire ad evitare di distinguerti dalla massa!! una specie di superman senza supepoteri!! il libro è bellissimo ho cominciato subito a leggerlo!! grazie luigi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  3. Luigi

    Prego, di niente. Altra splendida giornata insieme oggi. 😀

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo è uno dei pochi siti web rimasti al mondo che non richiede di lasciare dati personali, quindi per favore, non inserire dati personali nei commenti.
L'email non è obbligatoria. Usa uno pseudonimo al posto del nome. Oppure usa un nome, ma non il tuo. Non scrivere la tua città, il tuo numero di telefono, il nome del tuo cane, il tuo numero di carta di credito. Se proprio non riesci a farne a meno, sappi che potrei censurare il tuo commento se contiene informazioni personali.
I tuoi dati verranno trattati secondo quanto descritto nella policy privacy del sito.

© 2024 Luigi

Tema di Anders NorenSu ↑