Versione in ricostruzione

Ricordi dal passato

Uaaah, altro post nostalgico e strappalacrime!
Astenersi persone sensibili!

Ieri sera all’improvviso, come suo solito, smottina mi manda un sms mentre stavo per entrare nella doccia per chiedermi se lei ed una sua amica potevano venirmi a trovare. Io mi accorgo per caso del messaggio, visto che il mio cellulare ormai prosegue imperterrito nel suo sciopero dello squillo, così tento in ogni modo di raccattare altri tre amici per la serata, purtroppo senza riuscirci. Ma né lei né la sua amica si sono scoraggiate, e mi sono venute a trovare lo stesso.
Abbiamo passato una piacevole serata nel salone di sotto, dove finalmente sono riuscito a far funzionare il candido Wii con l’arcivecchio televisore che tengo in salone.
Dovete sapere che quella tv ha più o meno vent’anni, e quando uscì non c’erano ancora i videoregistratori, e quindi non era dotato di presa scart. Presa scart che gli fu aggiunta in modo artigianale, segando una parte della plastica sul retro, e collegandola all’interno in modi a me ignoti. Fatto sta che il videoregistratore ci funzionava. MA il Nintendo 64 no. E il gamecube neanche. Ho perso ore di vita a cercare di capire che cosa avevano di diverso i nintendoni rispetto al videoregistratore dell’anteguerra. Solo quel videoregistratore funzionava. Niente lettori dvd, niente videogiochi, niente. Sabato pomeriggio, in compagnia di Nily, ho acquistato al modico (?) prezzo di 30€ un cavo RGB per il Wii, che a guardarlo è molto simile a quello che danno in dotazione, ma a sentire gli esperti, promette una resa grafica migliore.
Ora, io tutte queste differenze non so vedercele. Ok, i colori sono più accesi, ma poi basta.
Beh, con questo cavo da trent’euro, il Wii va sulla tv di sotto. EVVIVA!
Così ci siamo dilettati in rumorose partite a bowling, in cui Smottina ha fatto il Qulo a me e all’altra sua amica. Ciò dimostra che io al bowling di Wii sports sono decisamente una sega. Bene, a parte questo, durante la serata, di punto in bianco Smottina mi fa: “Ma tu ti senti più con Valentina?”.
Ci ho messo un minuto buono per realizzare di chi stesse parlando, visto che sono anni che non ho a che fare con una “Valentina”. Ed infatti non si riferiva a nessuno di recente, ma parlava proprio dell’unica Valentina che conoscevo io.
No che non l’ho più sentita, sono più di dieci anni che non la sento, da quando si è trasferita.
“Beh, io ho il suo numero, lo vuoi?”.
Cioè, io ho cercato di avere sue notizie per anni, e scopro che lei ha il numero?! E certo che lo voglio!
Mettiamo i tasselli in ordine. In quel tempo ( :fischietto: ) frequentavo la scuola materna, ed ero un buffo gnometto che giocava con i lego da mattina a sera. Era la ricreazione, e noi avevamo appena cantanto una qualche canzoncina mentre camminavamo in fila indiana per andarcene a mangiare le nostre merendine in un’altra stanza.
Di punto in bianco, quando sono seduto al tavolino, arriva una bambina, mi guarda negli occhi e mi chiede “Mi dosi?”.
Come me lo ricordo!
“Eh?”
“Mi dosi?”
Solo dopo realizzai che si trattava di un “Mi sposi?” un po’ impastato degli errori che si fanno da bambini.
E che ce pensavo due volte?
“Sì”
Zac, fidanzato. 😀
Sì va beh, eravamo all’asilo, però siamo stati spesso insieme a giocare, ed avevamo anche comprato due orsetti di pelouche con un carillon, uno per uno. E quell’orsetto è rimasto appeso all’armadio della mia cameretta per anni.
Poi, in terza elementare, lei ed i suoi genitori si sono trasferiti, ed io non sapendo né il suo indirizzo né il suo numero di telefono non ho potuto più cercarla.
Ogni tanto il suo pensiero tornava a farmi compagnia, ed io mi chiedevo chissà dove fosse, e se si ricordasse di me.
E non sapevo neanche a chi chiedere di lei, visto che non sapevo con chi era rimasta in contatto. Né sapevo che tutti gli anni, una volta all’anno è tornata qui a far visita ai nonni, e che 2/3 dei miei ex compagni di classe avevano il suo numero, ma non si sono mai sognati di darmelo, o di dare a lei il mio. Ma va beh, non fa niente. Ed ora, dal nulla, salta fuori Smottina col suo numero di telefono.
Così oggi le ho fatto uno squillo, ed alla sua domanda su chi fossi, ho risposto che speravo si ricordasse di me anche se era da molto tempo che non ci sentivamo, e le ho detto chi ero.
Beh, sì, si ricordava di me, ed era contenta almeno quanto me che ci fossimo sentiti di nuovo.
Mi ha telefonato, siamo stati un po’ a chiacchierare, abbiamo parlato della sua vecchia casa in paese, delle nostre foto insieme, ho parlato anche con sua madre, anche lei contenta della sorpresa.
Accidenti, questa novità qua, proprio non me l’aspettavo! Non mi sembra possibile che ci siamo ritrovati.
Sono curioso di rivederla, quindi l’appuntamento è fissato a Pasqua, quando tornerà a trovare i suoi parenti, ed allora un pomeriggio di libertà spero riusciremo a prendercelo.

4 commenti

  1. Giusy

    ciaooooooooooooooooooooo
    ma qst intervento è stupendo e forse ancora nn sai che io sn la migliore amica della tua ex fidanzatina dell’asilo…mi raccontava spesso di te e ti ho visto in foto ma che carino che eri vestito da principe…affinco a minnie ahuahauhauhauah cmq vale mi ha conosciuto qui a Salerno 5 anni fa e nn ci siamo più divise e posso assicurarti che la tua telefonAta gli ha fatto un piacere più che enorme…e semmai salirò anche io a pasqua con lei vedrò questo 2 metri e più di uomo….uahahaahahahaha cmq sono davvero contenta che vi siete ritrovati davvero qst cose lasciano il segno…ci vediamo su a Pasqua allora…ciao e baci da Salerno….carinissimo il sito!!!!

  2. Luigi

    Grazie per i complimenti, allora ci vedremo a Pasqua! 😆

  3. nily

    ma daaai!
    Stupenda questa cosa!
    Certo che dalla terza elementare chissà quanto le vostre vite saran cambiate…però che bello!
    Veramente!
    E poi, oh, quel cavo s’è rivelato più utile del previsto, hai visto?
    Ti verrò a trovare più spesso se è così! 😀
    Baciottissimo!!

  4. Gaspare Lo Avvocato Dilettante

    Ma “Smottina” ha qualche connessione con la parola “smottamento?”
    Se sì, quali?

    Grazie per la solerte risposta.

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