Mi sono sempre piaciuti un sacco gli adesivi, anche se non li so usare.

Sì ok, dire che non so usare gli adesivi è una forzatura. Un po’ come quando dico che non so andare in bicicletta. Ma è il modo più breve e semplice di spiegare come stanno le cose, senza entrare troppo nei dettagli e senza dilungarmi troppo sull’argomento. Inoltre non si discosta così tanto dalla realtà da essere proprio sbagliato, e la maggior parte del tempo è sufficiente per concludere l’argomento. E poi, diciamolo, fa anche la sua figura come incipit ad effetto.

Mi sono sempre piaciuti un sacco gli adesivi. Quando li trovavo dentro qualche rivista, passavo lunghi minuti ad osservarli tutti, cercando di individuare con gli occhi la linea quasi invisibile del taglio che li separa dal resto del foglio. Ma a parte osservarli avidamente, non ho mai fatto altro con loro. Non sono mai riuscito ad attaccare un adesivo da qualche parte, a meno che non si trattasse di adesivi di cui non mi interessasse particolarmente, o di cui magari ne avessi a disposizione molte copie. Il motivo è che non sono mai riuscito a trovare un posto dove valesse la pena incollare uno di quegli adesivi.

Il problema degli adesivi è che sono tutti diversi, tutti bellissimi (specie quelli fosforescenti, oppure quelli laminati) e nessun posto sarebbe mai adatto ad incollarne uno, perché incollarne uno in un posto qualsiasi, equivale a perderlo per sempre. Non puoi incollarlo sul diario di scuola, intanto perché chi ci va più a scuola? Ed anche perché comunque entro al massimo un anno, il diario andrebbe cambiato, e con lui se ne andrebbe l’adesivo. Non puoi incollarlo sulla testata del letto, perché prima o poi tanto cambierai anche quello, né sulla macchina, né sulla porta della camera o di casa. Non puoi incollarlo da nessuna parte, perché ogni posto sarebbe temporaneo, mentre l’azione di applicare l’adesivo, quella sarebbe permanente. Una volta staccato dal foglio di origine, anche senza averlo ancora attaccato da un’altra parte, non si torna indietro. È un’azione definitiva, che non ammette ripensamenti: spesso non si riesce neanche a staccare l’adesivo per riposizionarlo, nel caso non si fosse attaccato bene al primo colpo… L’unica soluzione sarebbe incollarlo su un apposito album, ma a quel punto allora perché staccarlo? Tanto vale lasciarlo nel foglio dove si trova, insieme agli altri adesivi.

Probabilmente, se fossi stato una persona più organizzata ed ordinata di quanto invece non sia, a quest’ora avrei un raccoglitore pieno zeppo di fogli di adesivi mai usati da poter riguardare quando mi viene voglia… Ma non sono una persona particolarmente organizzata, né ho effettivamente il tempo di mettermi a sfogliare un album di adesivi, quindi se anche ce l’avessi, non ci farei un granché. Il problema comunque non si pone, perché semplicemente con il tempo e con i traslochi, un po’ per volta e senza accorgermene, ho perso tutti gli adesivi che avevo raccolto, senza mai averli utilizzati.

Questa riflessione l’ho fatta qualche sera fa, mentre ero ad una festa e me ne stavo un po’ in disparte a guardare la gente divertirsi e mi sentivo di nuovo un po’ come quando osservavo il mio foglio di adesivi, indeciso sul da farsi, finendo per non fare niente.