Versione in ricostruzione

Vivere senza Facebook

E’ l’Anno Domini 2012, il web 2.0 è ormai storia, la democrazia corre sulla rete ed anche il fioraio davanti al cimitero ha una pagina Facebook con il suo bel centinaio di fan.

E io, studente alla laurea magistrale di informatica, no. Io non sono su Facebook. Ecco com’è e perchè.

 

Perchè?

Sono arrivato su Facebook da bravo nerd, quando non c’era che qualche sparuto Italiano qua e là. Ad essere sincero non ho capito a cosa diavolo mi sarebbe dovuto servire, visto che per parlare con la gente c’era il buon vecchio MSN Messenger, e quindi l’ho lasciato lì. Poi sono arrivati tutti, e mi ha stufato nel giro di poco tempo. Era già sufficiente dover sopportare tutte quelle stronzate che la gente diceva nella vita reale, e non vedo perchè avrei dovuto reggerle anche nel mondo virtuale. Il punto è proprio questo: non ho mai trovato persone con i miei stessi interessi in queste zone (almeno non prima di aver iniziato l’università) e per cercare persone con cui potessi discutere dei miei interessi mi sono messo a cercarle su Internet. Internet era la mia isola (virtuale) felice, dove potevo parlare di cose interessanti, o anche di niente, con persone interessanti, anche se purtroppo mai più vicine di qualche ora di treno. Questo non significa che odiassi le persone del posto, semplicemente non avevamo molti interessi in comune: farmi i fatti degli altri non mi ha mai incuriosito, così come non l’hanno fatto Amici, il Grande Fratello e le altre trasmissioni che la gente guardava in tv, o in generale, le passioni degli altri. Niente rancore, solo diversità. Per farla breve, non avendo granchè in comune con queste persone nel mondo reale, sicuramente non avrei avuto molto a che spartire con loro su Internet. Preferivo di gran lunga continuare ad usarlo per contattare gente lontana, con cui avevo effettivamente qualcosa da condividere. Inoltre, Facebook era diventato il modo migliore per ricevere scocciature e richieste di aiuto da parte di tutte quelle persone spregevoli che si ricordano della mia esistenza solo quando un computer smette di funzionare, e di sicuro non volevo avere molto a che fare con loro. Così stavo considerando l’idea di rimuovere il mio account da Facebook, nonostante quel macchinario infernale cercasse di farmi venire i sensi di colpa enumerando gli amici che avrebbero sentito la mia mancanza. Purtroppo per lui, sapevo che i numeri che mi mostrava erano eccessivamente gonfiati, infatti ero sicuro che neanche la metà di quelle persone avrebbe sentito la mia mancanza: sia perchè cancellarsi da Facebook non significa esattamente morire (anche se, e ne parlerò dopo, ci si avvicina abbastanza), quindi sarei potuto restare in contatto con loro lo stesso e secondariamente perchè a quella gente di me non importava veramente così tanto. Ma non è un problema, i sentimenti erano corrisposti. Insomma, non c’era un vero motivo per stare su Facebook: ero raggiungibile più facilmente (e gratuitamente) dai rompicoglioni, mi dava più problemi che cose positive, mi faceva odiare ancora di più la gente che conoscevo… Decisi finalmente di disattivare l’account.

Com’è?

Che ci crediate o meno, ho dovuto addirittura litigare con qualcuno per questa mia decisione, ma nessuno poteva veramente avere abbastanza ragioni per farmi cambiare idea. Sicuramente i primi tempi non è stato facile: Facebook è un ottimo passatempo quando uno non ha niente da fare, ed un passatempo ancora migliore quando uno ha un sacco di cose da fare (ma non ha voglia di farle). Per fortuna alla fine ho trovato la forza d’animo per mettermi a fare quel che dovevo fare, e ben presto non sentii più la sua mancanza, così come non sentirono la mia mancanza tutti quei famosi amici che secondo Facebook avrebbero notato la mia assenza. Dal mio punto di vista, il problema era passato: una volta raggiunto il punto in cui mi ero felicemente dimenticato di lui, ero a posto. In più di una occasione invece mi sono trovato a dover spiegare a qualcuno che non avere Facebook è una cosa tutto sommato comprensibile, per niente aliena e neanche così brutta. Ma non sono sicuro di esserci riuscito. Mi hanno fissato come fossi un alieno (ma ormai a quello ci sono abbastanza abituato), mi hanno chiesto perchè e alcuni hanno anche cercato di farmi cambiare idea. Vivere senza Facebook non è affatto male, soprattutto se la società che avete intorno non vi entusiasma particolarmente e/o se siete abbastanza convinti che finirete per passare la vostra vita da soli. Ci sono alcuni lati che possono essere considerati negativi, ma anche questo dipende da come la pensate.

Da quando non sono su Facebook, è un po’ come essere morto. Non è venuto nessuno al mio funerale però, quindi forse è più corretto dire che è un po’ come se non fossi mai esistito. Sono l’ultimo a sapere le cose, tipo se viene organizzata una cena, una gita o qualunque altra cosa. Spesso alla fine questi eventi saltano fuori perchè qualcuno me ne parla, convinto che io ne sia già a conoscenza, a volte finisco per non saperlo affatto. Può sembrare una cosa triste, in realtà è solo una cosa giusta: è giusto che non vada ad una festa di laurea o ad una festa per salutare qualcuno che parte in erasmus, se non sono stato invitato. Ed è anche giusto che non sia stato invitato, se l’unica cosa che ricorda alla gente la mia esistenza è un profilo su Facebook (o un computer guasto). E’ giusto anche se, pur ricordandosi di me, non trovano un altro modo di contattarmi: in fondo ho lo stesso numero di cellulare dalle medie, quindi è improbabile che qualcuno non abbia il modo di recuperarlo. E se la mia presenza non vale i soldi di un SMS, non vedo perchè dovrei scomodarmi ad andare. Certo, se invece date una grande importanza agli auguri di buon compleanno, allora non cancellatevi da Facebook, perchè difficilmente qualcuno se ne ricorda veramente se non è il sito a suggerirlo, quindi ne riceverete molti di meno. Ma pensate al risparmio: dovrete mandare molti meno SMS anche voi! E per il resto? E per il resto è uguale! La vita senza Facebook è com’era prima, bella o brutta che sia.

Cancellarsi da Facebook è veramente un po’ come non essere mai esistiti, sicuramente vi allontana un po’ dal “giro”, ma è anche un buon indicatore del “giro” da cui invece non vi potete allontanare in silenzio, perchè la vostra assenza finirebbe veramente con l’essere notata.

 

35 commenti

  1. Lory

    Vedo che già da anni molti piu coraggiosi di me hanno preso la decisione di disattivare il proprio account definitivamente. Oggi ho avuto la forza di farlo pure io. Avrei dovuto farlo anni fa. Certo oggi il 12 agosto del 2015 è stato piu facile perche fb mostra dipiú marcati segni di stanchezza. Abbiamo whatsapp che all’occorrenza ci permette di mandare e ricevere anche foto ma solo con chi vogliamo noi.Spero di riprendere a vivere ad uscire ad incontrare amici veramente e non virtualmente. Ho passato degli anni tremendi e fb è stato il mio rifugio, mi permetteva di restare a casa e di seguire lo stesso amici e conoscenti al sicuro nella mia camera. Sapevo tutto di loro : viaggi , pensieri, come passavano le giornate. Poi ho capito che era tutto un gioco di bugie e le foto , i mi piace , i commenti hanno iniziato a darmi la nausea. Non per questo mi asteneavo dall’andare sulle notizie e vedere costa stava succedendo. Dopo sentivo nausea e un senso di vuoto. Oggi ho detto basta. Voglio colmare il senso di vuto frequentando veramente chi voglio. Mi auguro quindi un buon inizio senza fb.

  2. Paola

    Anche io felicemente fuori da Facebook dal 21 agosto 2015. Mi ero iscritta solo per restare in contatto con un’associazione no profit poi si sono aggiunti i veri amici e piano piano persone a me sconosciute che non facevano altro che augurare buongiorno buonasera. Lamentarsi se qualcuno li contraddiceva. Per errore ho risposto a un messaggio di ideologie diverse dalle mie…il putiferio. Ma non mi sento morta sono felice di aver ripreso la mia vita senza pensieri etere.

  3. Alessandro

    Ne sono uscito da due giorni, 1 settembre 2015, ne ero nauseato ormai, dopo anni persi dentro una macchina infernale di bugie e ipocrisia, è poco che ne sono fuori, ma già mi sento libero e sto provando un senso di pace. Ci vuole tanto coraggio uscirne fuori….

  4. Arianna

    Riflessioni condivise in toto. L’immagine del funerale è la stessa che è venuta in mente a me in questi giorni in cui anche io ho lasciato Fb. Non so da quanto ne sono fuori, forse una decina di giorni.
    Ora mi arriva qualche messaggio di “dispiacere” o richiesta chiarimenti e qualche sms. Un mio amico addirittura mi ha scritto in un sms che è un peccato perché Fb serviva per mantenersi in contatto!
    Ecco, il concetto che hai espresso riguardo al costo degli sms è illuminante.
    Non sento la mancanza della vita e delle amicizie virtuali. Sento la mancanza degli anni che avrei potuto vivere in maniera reale e non l’ho fatto.
    Grazie per le tue riflessioni.

  5. colette

    Anche io fuori definitivamente da fb da qualche giorno..non devo leggere più cazzate..non son più obbligata a sentire o vedere gente che calcolo per quieto vivere..sono molto piu felice e meno stressata e…..olè i gb mi durano molto di più!!

  6. Sakura

    Questo articolo è uno dei più belli, veritieri e ben scritti che abbia letto ultimamente. Parole sante che appartengono anche al mio punto di vista e che come ventiquattrenne senza faccialibro, garantisco trovano reale riscontro.

  7. Anna

    Ciao sono Anna anch’io mi sono cancellata da qualche settimana , ma non per criticare FB ma all’improvviso mi sentivo dipendente mi privavo di uscire perché tenevo FB come compagnia ,poi ad un tratto una decisione drastica decisi di cancellarmi perché avevo voglio di rinascere , ed ho iniziato da qui perché c’era troppa concorrenza troppo parole a doppio taglio e ricordi di un passato desiderosa da cancellare .ogni tanto mi manca ma ho capito che è giusto ritornare a vivere come prima dove per sapere dovevi telefonare per sentire come sta un vecchio/a amico .ciao ragazzi 😘

  8. Marco Parodi

    Mi congratulo con Luigi. Una pagina veritiera, sincera e trasparente. Io sono in procinto di allestire il mio cyber-funerale. Mancano ancora alcuni dettagli. La cremazione dei miei pixel sara’ inevitabile.

  9. Alessio

    Beh… Che dire… Mi hai tolto le parole di bocca… Ho pensato, detto e fatto le stesse identiche cose scritte da te. Quel che ho scritto sulla mia bacheca l’ultimo mio giorno di permanenza è stato: “Continuate così, gente… Forse solo su facebook riuscirete sempre a dimostrare quello che siete realmente: delle “persone” virtuali..” Per non parlare dei “parenti” che si definiscono tali solo per avere il tuo stesso cognome e magari li hai visti o sentiti a malapena un paio di volte nella vita.. Per quanto riguarda gli auguri di compleanno, io dopo qualche tempo ho fatto una prova. Ho tolto la mia data di nascita… Risultato: Nessuno mi ha fatto gli auguri fino ad ora… Questo conferma quanto sia realmente utile facebook… Sicuramente ad evidenziare il fatto che il cervello di tanta gente ha smesso di funzionare… Ammesso che lo abbia mai fatto! 😉

  10. ciangia

    facebook è l’autostrada per i deficenti

  11. Federica

    Tutto dipende dal modo in cui vogliamo vivere la nostra vita .Facebook in ogni caso non aiuta a creare veri legami umani fatti di sguardi e comprensione, per me l’amico e una presenza non un profilo, l amico e un essere umano non una foto o un selfy, l amico e un vero tesoro ,dono prezioso che viene dal cielo e per questo sacro….Facebook e solo confusione ed espressione forzata . Diffidiamo da tuttii coloro che ci ritengono anormali e cerchiamo di farci rispettare sempre come persone in carne ed ossa con il nostro vero carattere non con quello che facciamo credere di essere su Facebook o qui social

  12. anthula_93@hotmail.com

    Chiudere o non chiudere Fb? Non so cosa fare…

  13. ALBERTO

    Mi sono cancellato da Fb da circa venti minuti. Il modo migliore per finire questo 2015 e ripartire senza diavolerie come questa! Non ne ho mai sentito la necessità poi, per tutta una serie di ragioni, mi sono iscritto. Due sole considerazioni, fra l’altro ampiamente previste e prevedibili: 1) se volete conoscere qualcuno, uscite di casa; 2) se volete spingere le vostre conoscenze oltre i confini nazionali, quando potete prendete un aereo e andate da un capo all’altro del Mondo. Le persone che incontrerete saranno molto più reali di quelle su FB!! Io francamente non capisco come si possa stare in un “luogo” come FB, ma anche altri social network: la vita va vissuta, non sognata. Profili falsi, gente che ti chiede l’amicizia poi non ti considera neanche per un istante, persone che aprono quattro profili nel caso in cui gliene cancellassero uno (pensi di essere in contatto con 6 persone ed invece é sempre la stessa!!!!) e altre assurdità che chiunque abbia fatto questa esperienza allucinante conoscerà a memoria. Inoltre, ultima cosa: non chiedetevi come si esca da Facebook, ma perché ci stiate entrando!

  14. Marco

    Straordinaria condivisione di un’esperienza tutt’altro che solitaria. Mi ci ritrovo un sacco, oggi che, avendo preso la tua stessa decisione, cerco un po’ vacillante, nello stupore del neonato che passa dalla vita anfibia dell’utero allo shock della respirazione, conferme per vedere se qui fuori c’è ancora qualcuno. Vita. In fondo, è come rinascere. Insomma, fa piacere sapere che, anche se a chilometri di distanza, tante e tante stazioni di treno in là, c’è qualcuno che un po’, in qualcosa, è come te. Un saluto inebriato di ossigeno analogico!

  15. Eugenia

    Ciao, anche io mi sono cancellata da Facebook da qualche giorno dopo un lungo periodo di riflessione. La cosa più brutta del ritorno alla realtà è stata scoprire il vuoto che si era creato nella mia casa, i silenzi che nessuno notava perché tutti impegnati a guardare lo schermo di un telefono. Consapevole di ciò mi impegno ogni giorno a riportare la vita in queste pareti, così come nella mia cerchia di amici dove ho notato che molti hanno “l’insofferenza da Facebook” e alcuni già stanno seguendo la mia strada… Riprendiamoci la nostra realtà 😉

  16. Enzo

    Ho disaftivato FB. Con grande piacere, senza senso di morte. Solo da poco.l’ ho fatto. Credo di liberarmi con poca faatica dalla “nicotina” del mi piace. Il disappunto degli amici mi ha lasciato sorpreso. Ora il nuovo tempo lo impieghero nella lettura di libri cartacei.

  17. Sabrina

    Anche io ho chiuso il mio profilo..nn facevo altro che andare sul profilo del mio ex..per spiarlo..vedere chi aveva messo i mi piace ai suoi stati…insomma nn ero libera…poi mi sono detta basta!!!e’vero le serate le passavo li sopra a chattare ma almeno ora sn tornata a guardarmi attorno.

  18. lucy

    Ebbene io l’ho fatto circa tre mesi fa per un motivo assai banale. Il mio ex. Lui non l ha mai usato molto se non per condividere le nostre foto. Però già solo sapere che c’era e che un giorno avrebbe potuto e voluto far vedere il suo nuovo amore mi distrugge(va). E poi ero (ero?) troppo giù per vedere gente più o meno realmente felice, coppie che si sposano, bimbi che nascono…mi basta ciò che mi circonda quotidianamente. E, insomma, ho detto…ma non basta già quanto sto di merda, devo farmi pure paranoie a domicilio? Non mi è mai mancato per un secondo. Significa che la motivazione era ben più profonda del mio ex…

  19. lucy

    Ps. Ho fatto il mio esperimento sociale “buon compleanno senza fb” e si sono ricordati in tanti…soprattutto si è ricordato chi c’è sempre stato…prima di fb e nonostante fb 😀

  20. Fabrizio Rocca

    Mi sono cancellato un mese da fa facebook.
    I primi giorni non è facile, ma poi è una vera e propria liberazione.
    Ora ho ben 2 ore extra al giorno da dedicare a cose più utili.

  21. Fabio

    Anche io mi sono aggregato al mondo dei non iscritti a Facebook… Da due giorni ancora ma già mi sento veramente libero perché oramai era sempre la stessa monotonia tutti i momenti del giorno ogni attimo libero aprì e guarda le solite stronzate… Adesso veramente mi senvra di essermi liberato di un peso….

  22. costantino

    il 20/7/2016 ho lasciato Facebook , mia esperienza e stata breve , per fortuna , ma , se non si fa attenzione può creare dipendenza e può essere pericoloso nel tempo , la vita e fuori e non dietro ad uno schermo di un computer

  23. Alessandro

    Molto interessante leggere le esperienze di chi come il sottoscritto ha fatto questa scelta da oltre un anno, essendo l’unica persona anacronistica nel mio folto gruppo di conoscenti a vivere nel 2016 a 25 anni senza social network. Tanto tempo risparmiato e soprattutto maggiore propensione agli approcci face to face, non condizionati da profili virtuali. Almeno dal mio punto di vista.

  24. Marco

    Oramai è più di una settimana che non vado più su Facebook, oggi ho deciso di fare uno strappo alla regola e ci sono entrato, ma non vi spaventate: ci sono entrato solo per cancellarmi.Le mie ragioni? Fb crea dipendenza, senza che te ne accorgi ti ruba tutto il tempo libero che hai, e come voi altri mi è venuta la nausea con tutti i like, la gente che non fa altro che far capire che vita della Madonna fanno, selfie, foto al cibo, tutti si sentono filosofi ecc. Da quando non entro su Facebook mi sento libero, come se avessi lasciato una prigione invisibile, mi concentro di più sui miei obbiettivi nella vita, e mi do da fare. Magari averlo fatto prima!!!!!

  25. Lorenzo

    Anch’io ho cominciato a non usare facebook perché mi sono sentito dimenticato, triste, demoralizzato e solo vedendo di continuo migliaia di amici che avevano gli altri amici miei e mi sono reso conto che mi sarei sentito in colpa se avessi avuto la stessa quantità di amici e dimenticato gli altri. Non potevo più sopportare il peso di negatività che mi privava di essere felice. Purtroppo devo ancora usarlo perché la mia università lo usa per pubblicare avvisi ma per fortuna sono riuscito a fare in modo che gli avvisi arrivino alla mia e-mail . Mi fa piacere sapere che non sono l’unica persona al mondo che vuole smettere di usare facebook per questo genere di motivi e lo stesso dovrebbe valere per voi.

  26. Me

    Va detto che FB non è dannoso solamente per la virtualità e bassa qualità dei rapporti che si generano, ma per via della tentazione che da a quasi tutti di mostrarsi belli, bravi, felici (sia che è vero, sia che è falso). La tentazione e l’illusione di pensare di “esserci” anche tu, se lo hai dimostrato con qualche commento o con qualche selfie in cui ti mostri fico & sorridente. Devi dimostrare agli altri, a te stesso puoi anche mentire. Ecco che il giudizio degli altri a questo punto diventa o è sempre stato -purtroppo- la cosa piu importante.

  27. Roberto

    FB non mi ha mai preso, iniziai a frequentare FB (2007 o 2008) più che altro perché tra noi chatter e frequentatori di forum e gruppi di discussione vi è sempre stata una propensione ad esplorare la novità, sinceramente FB all’inizio era una delle cose più desolanti e scarse che si siano mai viste, ma quella era la sua forza perché doveva essere un ambiente “semplice” e sobrio in virtù del suo scopo che era “tenere la persone in contatto”. Perciò gli orpelli estetici di altre chat non dovevano esserci.
    Poi nel giro di 2-3 anni dal 2008 al 2010 oltre all’invasione dei “newbie” vi fu l’implementazione di applicazioni ludiche e tutto il meccanismo sulla ricerca di mercato (la legge del “like”/”mi piace”)..
    Senza contare la pratica di chiedere agli iscritti il permesso di VIOLARE la loro privacy attraverso il permesso di accedere alle rubriche sui client di posta con la scusa di vedere se gli amici erano gia iscritti a FB .
    Fu li che iniziò il mio distacco , diciamo che fino al 2011-2012 loggavo un giorno si e uno no .. oggi penso di essermi loggato DUE volte negli ultimi tre-quattro anni .
    Un’amica reale un giorno mi disse “ti ho tolto perché non ci sei mai su FB , ti dispiace ?” io risposi “hai fatto bene….”.

    FB è li , mi manda mail per avvisarmi che ho 99 notifiche.. .. questo ormai avviene da oltre un anno e mezzo … ho persino dimenticato le password …

  28. R.

    Uscire da facebook è il primo passo per la riconquista della propria libertà.
    La vittoria della routine, la sconfitta di un sistema sbagliato.
    Per la mia esperienza personale ne ho sentite e vissute di cotte e di crude: ho ricevuto minacce da “conoscenti” con account fittizi che, al grido di “se non la piantate vi denuncio”, hanno trasformato sapientemente le minacce in bonari scherzi da nulla, che non volevano fare del male a nessuno ma che invece lo hanno fatto, spaventando anche la mia famiglia.
    Oggi quei conoscenti quando li incontro per strada si comportano come se nulla fosse, salutandomi e facendo le canoniche “quattro chiacchiere”, magari pensano che io non sappia che dietro quell’account fasullo c’erano loro, e invece lo so benissimo.
    Il mio account è stato violato più volte da quegli stessi “amici” che avevo nella realtà è che ora non ho più per ovvie ragioni.
    I motivi della violazione? leggere i messaggi nelle chat per sapere se certi segreti venissero o meno tutelati dal sottoscritto.
    Su facebook la violazione della privacy è un dovere e un diritto.
    Se prima ci si trovava tutti quanti a casa di qualcuno per decidere determinate cose o per organizzare eventi, ora con facebook si crea un gruppo e si decide tutto lì: il suono ovattato o silenzioso della tastiera, il “tap tap” delle dita che scorrono sulla parete liscia di uno smartphone. Sguardi illuminati dalla luce di schermi, e intanto la nostra mente pensa a cosa scrivere, poi si aspetta quasi morbosamente le risposte degli altri, e poi si scrive ancora e ancora in uno schiavizzante e infinito crescendo.
    Non ce ne si rende conto, ma è così.
    E puntualmente nascono incomprensioni, litigi, scritte a caratteri cubitali che dovrebbero far intendere che qualcuno sta “alzando la voce” e poi, per strada, quando si incontra quel qualcuno si comporta amichevolmente, come se non fosse successo nulla o si mostra pronto a dare spiegazioni frivole per giustificare le sue parole.
    Il trionfo dell’ipocrisia, e se prima accadevano screzi nella realtà non era un problema, ma se ora accadono su facebook scoppiano vere e proprie guerre che sfociano nella rottura di rapporti anche storici; incomprensioni su incomprensioni e alla fine tutto va a “farsi benedire”.
    Se prima si trovava tutti quanti il tempo per ritrovarsi e prendere determinate decisioni, ora si può farne a meno perché tanto c’è Facebook che fa il lavoro per tutti, quindi perché prendersi la briga per organizzare una serata tra amici per parlare di certe cose? Meglio starsene tutti a casa in poltrona e seguire le discussioni in internet come dei veri lobotomizzati.
    Pubblichi uno stato personale? ecco che qualcuno dei tuoi “amici”dal suo computer fa uno “screen” e incolla a qualcun’altro quello che tu hai scritto, così da poterti sfottere meglio e con gusto.
    Mi è successo chissà quante volte.
    Litighi con qualcuno e per sbaglio scrivi una considerazione su quella medesima situazione sul tuo profilo e quel tuo amico va a sbirciare cosa hai letto? è la fine di una amicizia, peggio addirittura delle discussioni post-risiko.
    Se poi quel tuo “amicone” è uno vendicativo sei spacciato e farà di tutto per rovinarti.
    Mi sono cancellato da mesi e mesi e non me ne pento, anzi, mi piacerebbe moltissimo se il mondo si mobilitasse per fermare quella che a tutti gli effetti, dal mio punto di vista, è solo una miserabile una piaga.

  29. Eri

    Ciao ! Sono capitata per caso su questo sito, perché mi sono cancellata dopo anni e anni e anni di indecisioni.. e spaziavo sul web e curiosavo tra argomenti sul “cancellarsi” da questo social…beh…anche io mi sento liberata di un PESO ! Ad oggi dico che facebook è proprio uno schifo..che tu lo usa in modo opportuno o meno..ti vengono inculcate cose che magari non pensi nemmeno. Su facebook la realtà si distorce. Ti fa sentire forse più inserito nella vita?? Ma tanto sei al di là di uno schermo, il più delle volte sei da solo. Più inserito in quale vita? Forse nella vita degli altri. Va là..meglio tornare alla realtà vera, con un semplice cellulare per inviare sms o telefonate. Chi si ricorda di te ti cerca anche se non ti legge su facebook o anche se non vede che posti foto. Penso che non avere facebook..o meglio..andare via da facebook dopo esserci stati, ti faccia riavere la tua …essenza. Soprattutto noi giovani..a noi facebook ci può rovinare.. a chi è timido, fragile e insicuro..non è fatto per noi, ci mette di continuo di fronte a domande, incertezze…paragoni..confronti…..giudizi. A chi crede ancora nei valori…facebook li sporca. Attenzione.

  30. Francrsca

    Eccomi qui, ieri mi sono cancellata da fb! Sto testando la mia dipendenza da qs strumento noioso e quasi inutile. Ero sempre lì ad attendere un messaggio una notizia e trovavo solo un mondo di ipocrisia! Leggere i vs post mi conforta, spero di non farmi prendere dalla tentazione e che la vita vera abbia inizio ora!

  31. Lizzy

    Ho 26 anni. Da tre mesi mi sono cancellata anche io da fb. Avevo già tentato altre volte, ma poi non so come, resistevo massimo due mesi e poi ci ritornavo. Forse perché tutte le persone che conosco lo usano e mi sentivo quasi un caso umano. Ma per me era diventato quasi un pensiero ossessivo, intrusivo…il fatto di dover controllare quelle notifiche, di vedere se il ragazzo che mi interessava mi notava o se mi ignorava. Anche perché essendo single, credevo ingenuamente che fb fosse un modo per rompere il ghiaccio, un trampolino di lancio, un ponte per fare nuove conoscenze o per mantenere quelle già esistenti. Ma mi sbagliavo di grosso. È tutto il contrario..allontana di più le persone, ci fa avere una percezione distorta della realtà, della personalità degli altri ,della loro vita e anche della nostra. Ero arrivata ad un punto che non capivo più quale fosse il confine tra il mondo virtuale e quello reale, a confondere la mia stessa identità, quella vera con quella che avevo costruito io stessa sul mio profilo.
    Molti penseranno che probabilmente ero io vulnerabile, debole e facilmente influenzabile. Forse si…forse no…però mi sono guardata intorno e ho visto che molte persone cambiano in peggio quanto più usano queste piattaforme virtuali. Invece ho notato che chi non le usa ha un modo molto più spensierato libero e sano di vivere.

  32. Fulcap

    Ciao,
    complimenti per l’articolo, che condivido pienamente. Io ne sono uscito solo ieri, quando mi sono finalmente reso conto che i vari post su FB, specie quelli politici o relativi a disservizi, provocavano in me ansia, rabbia, frustrazione, impotenza, e tutta una serie di sensazioni negative cui posso tranquillamente rinunciare.
    Alla fine credo resteranno solo i peggiori e più rancorosi utenti, quelli che provano piacere a provocare ed alimentare risse virtuali.
    Sono contento di esserne uscito, e si fottano gli auguri di compleanno.

  33. Cinzia Rizzi

    Personalmente uso ancora fb ma sul mio profilo non ho più nessun contatto, per mia scelta ovviamente, sono su fb del 2008 e posso garantire che negli ultimi 4 anni gli utenti sono peggiorati facendosi influenzare negativamente da questo mondo virtuale dove si cade spesso nei pregiudizi, critiche, offese e chi più ne ha più ne metta, sono completamente spariti i veri valori come l’educazione, il rispetto, l’amicizia e la sincerità. Meglio la vita reale di gran lunga.

  34. Marta

    cancellata anch’io, le prossime teste a cadere saranno instagram (ormai regno del “fasullo” e dei BOT) e Whatsapp (la gente che ti aggiunge senza chiedere il permesso, ma quanto sono maleducati?)

  35. Flower

    È confortante leggere i vostri punti di vista e rispecchiarmici. Per me Facebook era diventato una specie di gesto compulsivo e ipnotico, un inutile perdita di tempo ed energie, per non parlare del clima d’odio che si è venuto a creare negli anni e dello schifo che sei costretto a leggere quotidianamente. Sentivo che mi stava condizionando l’umore, mi distraeva dal mio tempo e mi teneva aggrappata a cose vecchie. Riesce in qualche modo a rendere rilevanti delle situazioni che nella vita quotidiana non avrebbero alcuna importanza. Su Facebook vedi la miseria umana, l’egocentrismo e la vanità. Fossi interessata a certa spazzatura mi guarderei un reality piuttosto(!). Francamente parlando poi, crescendo mi sono resa conto che non me ne importa un accidente di far sapere a cento persone contemporaneamente quello che faccio, dove sono e cosa mangio. Esisto a prescindere.

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