donne
Le cose che non ti ho detto
E: Immagino che tu ce l'abbia con me, non ti biasimo
E: Però, sappi che mi dispiace
E: Tanto…
Urlare
Dirigersi, soli, in silenzio, lontano. Dove, non fa differenza, l'importante è che sia veramente lontano. Lontano da tutti, lontano da ogni forma di vita, lontano dagli amici, dai parenti, dai rompicoglioni, dai passanti. Lontano. In mezzo ad un campo, o tra i sentieri tutti uguali di un bosco sconosciuto, dentro gli scavi di un cantiere deserto, o sulla cima di un monte, da cui poter guardare con distacco il resto del mondo, perché in quel momento il resto del mondo non conta niente. Immergersi nei pensieri, soli, seguire il filo di ogni ragionamento, raggiungere il nodo in cui si intreccia col prossimo e ripartire da capo. E così, ancora e ancora, sapendo che non c'è via di fuga da quel labirinto di pensieri, consapevoli che la soluzione non può trovarsi in nessuno di quegli intrecci, su nessuno di quei fili, e quasi certamente neanche nell'insieme di quella confusione di nodi. Ricominciare da capo, raggiungere la stessa conclusione, e provarci lo stesso ancora, fino allo sfinimento.
Raggiungere lo sfinimento…
Il treno della vita (Parte 2)
È passata una settimana dagli eventi raccontati nella puntata precedente. È stata una settimana strana e piena di messaggi, telefonate e pensieri, ma anche di eventi scollegati da questa vicenda. I più importanti finiranno in un altro articolo ancora (ve l'ho detto che me ne sono successe di cose!), per il resto, ecco com'è andata la storia…
Sbagliare
Dovrei essere un esperto ormai, su come si sbaglia.
L'ho fatto un sacco di volte, so come funziona. Potrei anche farci sopra qualche presentazione per un seminario interessante. Un bel vademecum su come si sbaglia.
Nel mio piccolo, ho visto fare così tanti sbagli, che pensavo anche di poterne evitare tanti, avendo visto come si fa a farli.
Ebbene, prevedibilmente, mi sbagliavo…
La notte delle magre consolazioni - Terza parte
Tre minuti e ventotto secondi dopo, era tutto finito. La musica era sfumata. Le mie mani avevano lasciato le tue. Eravamo di nuovo due lontane isole nel grigio mare della loro esistenza…
La notte delle magre consolazioni - Seconda parte
Ti avevo mentito: non sarebbero stati dieci minuti. A mia parziale discolpa, non sapevo quanti sarebbero stati quando te li ho chiesti la prima volta, quindi ho preferito andare sul sicuro. Non sapevo che in realtà mi sarebbero bastati appena tre minuti e mezzo. Cinque, a voler essere fiscali, se includiamo le mie parole di preparazione di poco prima.
Spero che tu possa perdonare l'unica bugia che ti ho raccontato…
La notte delle magre consolazioni - Prima parte
Aspettavo questo momento da così tanto tempo, che non riuscivo neanche a credere che stesse succedendo veramente. Non mi sembrava davvero possibile, un tale colpo di fortuna come non ne capitano molti nella vita. A me poi, che avevo già avuto l'incredibile fortuna di averne uno, una volta. Inaspettato, non richiesto, infinitamente molto più desiderato del primo, sognato, per notti e notti di seguito. La cosa che ho più desiderato nell'ultimo anno e mezzo, quella per cui credevo avrei dovuto lottare, invece mi si è presentata così, spontaneamente.
È stato tutto così bello, così terribile, così simile a come l'avevo immaginato, così lontano dalle mie aspettative, così potente, così difficile da sopportare. Una disfatta senza uguali, una vittoria trionfante, una sconfitta debilitante. Senza dubbio una delle emozioni più forti che abbia mai provato, una che mi ha tolto il sonno per giorni e che mi continua a turbare da settimane.
E pensare che erano solo dieci miserabili inutili minuti…
Non è colpa tua
Mi tengo impegnato. Almeno ci provo. In realtà non faccio un buon lavoro, ma non è facile. Non è facile perché ormai avevo rinunciato da un po' a tenere i miei pensieri chiusi in un cassetto, e doverceli rimettere ora che hanno potuto viaggiare in lungo e in largo per tutto lo spazio e il tempo, non è per niente facile…
Gli scherzi della vita
La vita sa essere proprio una gran burlona. Immagino le grasse risate che si starà facendo ora. E spero anche che le vada di traverso la lingua e si strozzi. Ah ah…
La psicologia femminile: sensi unici e colori invisibili.
Non scrivo spesso articoli della serie "psicologia femminile", principalmente per tre motivi. Il primo è che non è facile reperire nuovo materiale che sia divertente e che mi dia abbastanza spazio di manovra per scrivere un intero articolo. Il secondo è che ultimamente scrivo poco sul blog, e dunque ho meno occasioni di inventarmi un articolo sulla psicologia femminile. Il terzo è che questi sono tra gli articoli più "infuocati" del blog, ovvero quelli che portano più spesso i lettori (cioè voi) a commentare, e non sono sempre dell'umore adatto per ricevere secchi di ortaggi in faccia da parte di chi non apprezza quello che scrivo.
Detto ciò imbarchiamoci in questa nuova delirante parte esplorazione della mente femminile…
La Psicologia Femminile: Lo studio.
E' incresibile quante cose si possano notare per puro caso. Oggi in treno discutevo con un mio amico, e ho realizzato che avevo un'altra mezza badilata di roba da scrivere sulla psicologia femminile per quanto riguarda lo studio. E indovinate un po'? Lo faccio…
La psicologia femminile: L''informatica.
Per aver vinto 5 a 4 il sondaggio del blog, l'argomento di questo articolo sarà la psicologia femminile. La carenza di articoli fino ad oggi è da imputarsi al fatto che non avrei potuto scrivere un altro articolo di argomento diverso rispetto a quello votato dal sondaggio, e che non ero ancora ispirato per scrivere questo. Comunque, vediamo cosa ne esce. Ah sì, sono le quattro, quindi abbiate pazienza per quello che sarà il risultato finale…
La psicologia femminile: Gli uomini (Spin-Off)
Aaaah lo so. Almeno due persone stanno storcendo il naso, e sono due ragazze. Ed è brutto far storcere il naso alle ragazze, quindi perdonatemi se faccio una piccola divagazione.
So che vi aspettavate che parlassi di voi, di un pomeriggio rilassante passato insieme, l'una, e di una serata emozionante passata... Beh... All'incirca insieme, l'altra.Ma purtroppo la seconda (il cui nome tornerà nel corpo dell'articolo) mi ha detto delle parole, mentre mi raccontava un po' della sua vita. Delle parole che mi hanno illuminato, e mi hanno fatto accedere ad una che sembra essere una legge infallibile, per quanto riguarda la psicologia femminile. Quindi scusatemi davvero se non parlo di queste cose strabilianti che mi sono successe gli scorsi giorni. Prometto che lo farò, forse domani stesso se ci riesco, ma non ora…
La Psicologia femminile: quello che le donne non dicono
Secondo post sulla psicologia femminile, in programmazione da mesi.
Stasera sono abbastanza delirante, pronti?…
La psicologia femminile
Sono le undici e quarantanove (ora in cui inizio a scrivere il post), sono appena tornato a casa da un compleanno per niente eccitante e non ho niente da fare. Non ho neanche sonno, manca qualcosa.
O meglio, manca qualcuno. E la gatta sta dormendo…