Festa di compleanno a sorpresa per Gabro! Ieri pomeriggio l’équipe formata da me, KuKKa e Broga si è recata a casa di Deddy per organizare la festa. Ecco com’è andata.

Dodici ore in trasferta a casa di Deddy. Ero a casa sua alle 4:30 circa, e non me ne sono andato prima delle 4:30 circa di ieri notte. Per prima cosa ci siamo dati alla produzione dei festoni, tramite tagliuzzamento ed incollaggio dei cartoncini. Tutto rigorosamente a mano. Poi io e Broga abbiamo formato un’imbattibile coppia d’addobbo, incollando i festoni (mentre lei faceva cadere puntualmente il rotolo dello scotch) e gonfiando palloncini (cosa che ci è riuscita meglio quando ci siamo divisi i compiti. Lei ha i polmoni fumogeni, non riuscirebbe a gonfiare manco il palloncino del test dell’alcool).
Comunque c’è voluto del tempo a preparare la sala, e faceva davvero caldo. Inoltre non era previsto il trasbordo di un letto, una scrivania ed un computer, ma alla fine abbiamo dovuto fare anche questo. Io e Deddy abbiamo cenato fuori, ed è proprio mentre ci spostavamo in macchina che è successo l’imprevisto. Abbiamo incrociato il festeggiato, e lei ha urlato alla ragazza che era in auto con lui “Oh ce vieni staser…” per poi accorgersi del casino ed allontanarsi con indifferenza. Fortunatamente lui non ha sospettato niente, visto che non ha sentito l’urlo di Deddy, e che la balla che si sono inventati per giustificare la mia presenza con lei era credibile.

Abbiamo atteso l’arrivo degli altri, e poi nel buio abbiamo aspettato che Gabro entrasse, per poi accendere le luci, e cantargli tutti questa canzone, che egli sembra apprezzare. (Se non vedete niente che assomigli ad un tasto play qui, state usando un browser del tubo. Cambiatelo!)
La migliore del gruppo è stata Broga, che cantava con un sombrero in testa, che poi gli abbiamo regalato, assieme ad un cofanetto contenente i dvd di alcuni concerti di Ligabue.
Mentre tutti si davano a sbevazzare il vino offerto da Deddy, con risultati più o meno piacevoli, la festa proseguiva fino a notte inoltrata. Sul tardi è arrivata anche Maria, la ragazza che Deddy aveva incrociato insieme al festeggiato qualche ora prima. Era un sacco che non la vedevo, anche se ogni tanto avevo chiesto di lei, ma ovviamente nessuno si è mai ricordato di portarle i miei saluti.
Stanca dal lavoro, e con il suo proverbiale sonno atomico, si è appisolata per una mezz’oretta, o forse di più, su un letto che non avevamo portato via, ma solo spostato vicino ad un muro.
Al suo risveglio, l’ho accompagnata in cucina e ci siamo… uhm… spazzolati via il tiramisù avanzato, e poi abbiamo iniziato a chiacchierare.
Non la vedevo da un anno, e questo è stato dimostrato dal fatto che lei mi abbia chiesto se ero ancora fidanzato.
E’ stato buffo vedere che la prima cosa che mi abbia chiesto su quanto accaduto, sia stata l’altezza della ragazza. Non me l’aveva mai chiesto nessuno! Se non fosse che questo argomento la tocca in prima persona perchè beh, diciamo che lei mi può fissare nell’ombelico, e non dovrebbe essere piacevole.
Parlare con lei è stato strano. E’ una ragazza molto brava a scuola, ed ora è molto brava all’università. Abbiamo molte caratteristiche in comune, e l’ho scoperto parlandoci. Le piace scrivere, e a volte scrive racconti (voi non lo sapete, ma avevo iniziato un libro io, circa un anno fa… 😳 ), e sa quello che significa essere considerati dei geni. E non sentirsi tali.
Ed anche lei si è trovata bene a parlare, forse neanche lei lo faceva da un po’, o forse anche lei ha trovato una persona che può capire cosa significa essere dei presunti ultrauomini.
Fatto sta che se ne sono andati tutti, mentre noi due continuavamo a parlare, mentre gli altri si appisolavano, mentre ci avrebbero voluto buttare fuori a calci. Quando finalmente, alle 4:30 ci siamo decisi a levare le tende, ci siamo ripromessi di rivederci per una chiacchierata, e ci siamo presi nuovamente i numeri di cellulare. Nuovamente perchè io avevo ben due suoi numeri di telefono, ma lei ne ha preso un terzo, ed i miei auguri per le varie festività e per il suo compleanno sono finiti persi nel vuoto. Mi ha detto “fa uno squillo quando arrivi, che è tardi”. Le ho mandato un sms, le ho detto che non ricordavo che fosse così piacevole parlare con lei. E le ho scritto “ancora auguri”. Ha afferrato al volo, ed ha recuperato tutti gli auguri che non mi ha fatto in un solo messaggio. Anche lei è “stata bene. Molto.”
Beh, che avete da guardare? Tra pesudogeni ci capiamo al volo! Infatti è stata l’unica a capire al volo la battuta classica che faccio quando mi chiedono il perchè mi sia lasciato con Lily. Rispondo sempre che “tutto andava bene, poi lei è partita per le spiagge..” e Maria ha concluso al volo “e tu hai cercato l’estate tutto l’anno, e all’improvviso eccola qua?”
Ha colto, e ciò e bene.
Beh che avete da guardare? E’ fidanzata lei.

Almeno, lo era ieri sera. Anche se non era molto chiara la situazione.